I Friedkin continuano la ricerca del nuovo allenatore.
Il primo pensiero va alla disorganizzazione della Roma come società: com’è possibile che con uno Juric completamente sfiduciato dal gruppo si sia arrivati all’esonero senza essersi già messi in moto per cercare un nuovo allenatore.
Dan e Ryan Friedkin la giornata di ieri l’hanno passata a Londra, nella City, dove hanno cercato di capire se c’erano nuove strade da percorrere in giallorosso. Già, perché al casting per la scelta del nuovo tecnico ieri si sono aggiunti anche Erik ten Hag (difficilissimo) e Graham Potter, la cui candidatura era già girata nei giorni scorsi.
Due nomi che ai Friedkin erano stati suggeriti dai vari agenti contattati in queste ore, in un tourbillon di telefonate tipico di chi non sa bene dove andare a parare e cerca di sondare un po’ tutte le strade a propria disposizione.
Intanto L’ex allenatore del Borussia Dortmund Edin Terzic avrebbe manifestato agli intermediari la volontà di non subentrare in corsa: il tecnico era già stato contattato dopo l’esonero di Daniele De Rossi, ma anche in questa occasione il tedesco di origini bosniache avrbbe declinato la proposta.
Il problema è che di tempo non ce n’è poi tanto, considerando che domani la Roma torna ad allenarsi e ad oggi un allenatore ancora non c’è.
Da capire però cosa gira davvero nella testa dei Friedkin, con cui i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. A Roma, ad esempio, l’attesa è tutta per oggi, per la famosa “nota” del club con cui vengono annunciati all’improvviso i tecnici. È successo sia per gli esoneri (Mourinho e De Rossi) sia per gli eventuali e successivi arrivi.