Si chiude la nona giornata di Serie A prende corpo la leadership del Napoli.
A fine della nona giornata si capisce meglio la soddisfazione di Antonio Conte per la risicata vittoria di Sabato sul Lecce: vale due punti in più di vantaggio sull’Inter.
Il Napoli domani scenderà già in campo contro il Milan a San Siro e questo potrà essere un momento di svolta di questo girone di andata. Se la Conte Band riuscirà a fare risultato anche qui vorrà dire che i partenopei sono realmente i principali candidati per la vittoria finale.
Certo il Milan non starà a guardare e per questo anche un pareggio potrebbe essere un ottimo risultato per il Napoli.
L’Inter è apparsa ancor più confusa nel post partita con la Juventus, dove le accuse soprattutto alla difesa non sono mancate. La squadra è apparsa stanca nel finale e forse anche un po’ appagata, peccando d’ingenuità pensando di aver già vinto la partita, sta di fatto che questo sarà un periodo intenso e la partita con l’Empoli di Mercoledì non sarà una passeggiata. I toscani corrono e “menano” senza pietà, certo l’Inter è molto più forte ma da quelle parti nessuno regala nulla.
Un altro passo falso non andrebbe proprio bene!
La Juventus esce da San Siro con qualche certezza in più e soprattutto con un Yildiz che sta facendo progressi decisivi per la sua carriera e per la Juve. Il problema è la difesa che ora sente più che mai la mancanza di Bremer e meno male che i bianconeri hanno preso in camera caritatis Kalulu che si dimostra sempre più una pensata geniale di Giuntoli … in casa Milan si mordono le mani.
Queste le prime tre che sembrano le più accreditate per la lotta al titolo ed ai posti Champions, mentre dietro il Milan stoppato dal maltempo con un fiorire di indiscrezioni sui motivi del rinvio senza possibilità di giocare in campo neutro, Lotito il solito indiziato, si guarda intorno e quello che vede non sembra rassicurante.
Atalanta e Fiorentina non scherzano anzi, la solita Dea schiaccia sassi vola e la Viola targata Palladino sembra aver trovato le misure giuste per regalarsi a fine stagione qualcosa di diverso dalla solita Conference League.
L’Udinese non fa paura ma sta diventando una costante, mentre le romane vivono momenti decisamente diversi: bene la Lazio che comunque procede sia in Coppa che in Campionato, male la Roma che continua a farsi male da sola.
Confermato per ora Juric, con i tifosi in rivolta, DDR alla finestra e Ranieri pronto alla respirazione bocca a bocca. Una situazione incredibile se si pensa a come era iniziata la stagione fra speranze e sorrisi, tutti cancellati dalla decisione di allontanare De Rossi: qualcosa di grave deve essere successo per giustificare il fini mondo attuale, altrimenti il premio Tafazzi dell’anno è giallorosso per distacco.
Tutto il resto nella norma con il Toro che galleggia insieme alle altre, tutti alternano buone cose ad altre “tristi” … come al solito.