Bertelli Luna Rossa riparte da Tita e Gradoni

Visibilmente contrariato il patron di Luna Rossa parla del futuro.

Luna Rossa prosegue e riparte dai giovani.

Il team principal Patrizio Bertelli ha infatti appena annunciato in conferenza stampa, alla base italiana a Barcellona, che Luna Rossa Prada Pirelli sarà presente nella prossima edizione dell’America’s Cup e che i timonieri saranno Ruggero Tita e Marco Gradoni.

Patrizio Bertelli ha aggiunto che “Ancora non si sa l’anno in cui si disputerà la 38th America’s Cup nè, ovviamente, la location. Certo, se vinceranno adesso gli inglesi di Britannia, la Coppa sarà ancora in Europa”.

Sulla sfida con Ineos Britannia, ha detto: “Alla fine passa alla finale il team che fa meno errori. Bisognerà poi giudicare gli errori fatti ma sicuramente non avevamo una barca lenta, anzi, era tra tutte le campagne che abbiamo fatto la barca più veloce”.

Bertelli ha assicurato che Luna Rossa continuerà la sua avventura in Coppa America con Max Sirena alla guida, a conferma della fiducia nel team da lui creato nel 1997, che non solo ha avuto importanti risultati sportivi, facendo uscire l’Italia “dalla periferia per portarla al centro della vela internazionale“, ma è stato anche una importante fucina di nuovi talenti. “In tre anni con Max Sirena abbiamo ricreato un team forte che ricorda quello di partenza del 2000, dove il senso di appartenenza è prioritario, in cui c’è molta passione, molta tecnologia e anche molti giovani – non solo velisti, ma anche tecnici – per cui credo che abbiamo una piattaforma ottima con cui ripartire per la prossima sfida“.

A proposito dell’esito delle finali ha detto: “La verità oggettiva è che passa il turno la barca che ha fatto meno errori. Ci sarà tempo per giudicare quello che è successo, ma certamente il problema non era la barca lenta. La nostra era una barca molto veloce, anzi, credo sia la più veloce che abbia mai avuto in tutte le mie sfide. La Coppa America è così, il livello è alto. Noi abbiamo imbroccato due settimane negative, abbiamo fatto degli errori, non siamo in finale perché abbiamo commesso più errori degli altri“.

Redazione

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