Pari e patta

Finisce 0-0 Juve-Napoli la sfida fra le squadre e gli allenatori.

Che lo 0 a 0 fosse il risultato più prevedibile lo avevamo già detto e scritto, la sfida fra le sfide quella fra squadre, allenatori, direttori sportivi è stata una lunga ed a tratti anche noiosa partita a scacchi.

La troppa attenzione ai dettagli, la quasi maniacale ricerca di chiusura verso qualsiasi mossa avversaria, ha generato alla fine una partita chiusa dove gli interpreti, forse troppo “stressati” nel dover svolgere un compito predefinito, non hanno fornito nessun guizzo che scompaginasse le strategie.

La Juve un po’ si nasconde ed il Napoli registra l’assenza mica tanto giustificata di Lukaku che alla resa dei conti si è disinnescato da solo. Ci ha provato Thiago Motta a giocare una carta a sorpresa lasciando Vlahovic negli spogliatoi per non dare punti di riferimento al Napoli.

Per l’attaccante juventino che non va in gol da 4 partite, non è stata una bocciatura ma bensì una scelta tattica del momento che però è stata subito “coperta” da Antonio Conte, rendendo vana la strategia di Motta che avrebbe voluto facilitare gli inserimenti dei centrocampisti.

Ma a questo punto del campionato era veramente più logico aspettarsi una partita di questo genere che non un assalto al fortino che magari avrebbe generato una sconfitta. Le squadre rimangono così in corsa e ben piazzate in classifica dimostrando la loro compattezza ed impermeabilità in difesa.

Anche se l’Inter, come molto probabile, dovesse fare un sol boccone del Milan nel Derby non scapperebbe via ma raggiungerebbe un insolito Torino che guida “momentaneamente” i giochi e questo immaginiamo fosse il vero obiettivo dei due allenatori: se si presenta l’occasione si colpisce, ma l’aspetto principale è quello di non uscire sconfitti.

Bene Weah nella Juve che con Thiago sembra aver trovato un ruolo nei bianconeri e la proccupazione di Vlahovic deve essere proprio questa, cioè se la Juventus dovesse mettersi a giocare come il Bologna della scorsa stagione di spazi per lui ne rimarrebbero pochi e quei pochi dovrà essere in grado di sfruttarli al meglio perché altrimenti sparireanno anche quelli.

Bene anche Cambiaso che sembra interpretare il ruolo che fu di Calafiori facendolo anche veramente bene. Il giocatore ha i numeri, il fiato e la destrezza nel controllo che siamo sicuri quest’anno gli permetteranno di fare un grande passo in avanti.

E allora avanti così nella speranza che arrivati ad un certo punto Juve e Napoli smettano di giocare a scacchi e si mettano a giocare a pallone.

Redazione

Redazione

YouTube
YouTube
Instagram