Il CT sottolinea come aspetto principale l’equilibrio della squadra.
“Essere rimasti in ordine senza mai lasciarsi andare troppo ad aiutare davanti perché si perdeva equilibrio ha dimostrato che siamo stati una squadra maturissima, non matura“.
Il c.t. azzurro Luciano Spalletti guarda oltre la brillantezza e il successo su Israele e guarda ad altri aspetti della prestazione.
“L’Italia ha fatto il suo in maniera splendida, perché tutte le insidie di cui avevamo parlato si sono viste nel primo tempo. Perché può succedere che gli avversari si abbassino molto, magari per un po’ di stanchezza si rischia di non essere così lucidi a fare le scelte giuste o così precisi da fare le imbucare perché con più traffico a metà campo è difficile trovare gli spazi“.
“Da un punto di vista tattico sono stati molto bravi a saper riconoscere le posizioni, anche perché sono messi nelle condizioni di giocare come giocano nel club – sottolinea il CT con un sorriso a evidenziare un suo adattamento -. Sanno benissimo cosa fare, si trovano alcune volte a occhi chiusi e nel secondo tempo si è visto meglio il fraseggio e la qualità di possesso palla“.
Ora l’Italia se non altro sembra aver superato lo shock di un Europeo giocato male e senza alcuna personalità.