Il solito Leao

Anche in nazionale Leao sembra indolente e viene sostituito troppe polemiche e poco impegno.

Indolente, irresoluto, abulico: l’inizio di stagione di Rafael Leao non è da tramandare ai posteri, per utilizzare un eufemismo. Il calciatore più pagato del Milan7 milioni di euro l’anno per inciso, autore di un gol contro la Lazio e di un assist per Pulisic contro il Parma nelle prime tre giornate di Serie A con i rossoneri, ma sicuramente protagonista di un avvio complicato in Italia, in serata ha deluso anche con la maglia del Portogallo, uscito vincitore per 2-1 contro la Croazia nella prima gara della Nations League, al Da Luz di Lisbona.

Schierato titolare dal commissario tecnico Roberto Martinez, il numero 10 del Milan è stato sostituito all’intervallo, senza incidere: finito al centro di un vortice di polemiche di campo e social, dopo il nefasto cooling break in compagnia del sodale Theo Hernandez e la risposta su alle critiche di Paolo Di Canio, questa sera non è riuscito ad incidere, limitato dai croati Jakic e Sutalo.

Una prestazione opaca, l’ennesima per Leao che quando si accende, se si accende, risulta decisivo ma i momenti in cui si impegna sono sempre più sporadici ed i limiti caratteriali sembrano essere una costante.

Redazione

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