La Juventus batte 3-0 il Verona nell’ultimo posticipo della seconda giornata di Serie A e vola da sola in testa alla classifica.
Ci sono momenti in cui tutto quello che fai prende la giusta direzione, ma bisogna riconoscere a questa Juve ed a Thiago Motta il coraggio ed a questo punto la lungimiranza, di saper scegliere fra chi hai a disposizione basandoti solo su chi vedi si adatti meglio in quel momento alle tua idea di gioco.
Motta lancia dal 1’ Fagioli tenendo ancora in panchina Douglas Luiz, che probabilmente deve ancora finire il rodaggio italiano e lancia un altro giovane di cui sentiremo ancora parlare: Savona.
Locatelli spesso fischiato e sottovalutato si sta prendendo la scena in questa nuova Juve e prima con un bel tiro da fuori parato, poi favorendo la spizzata di Vlahovic che libera Savona che segna in fuorigioco ed infine anticipando bene a centrocampo e dando la palla a Yildiz, sontuoso in questo match, che serve un indiavolato Vlahovic ce controlla in mezzo a tre avversari e la mette nel sacco.
C’è spazio per un altro gol all’esordio quello di Savona in chiusura di primo tempo e del Tris su rigore ad inizio secondo per l’atterramento in area dell’altro baby fenomeno Mbangula lanciato da Cambiaso, Vlahovicdal dischetto fa tre a zero e si chiudono i giochi.
Due partite sei punti, la testa della classifica in solitario, ma soprattutto un bel gioco ed le sbavature viste nella Juve sono persino piacevoli perché vogliono dire che i margini di miglioramento sono ancora molto ampi senza contare che l’apporto dei nuovi campioni acquistati da Giuntoli deve ancora arrivare.
Se va avanti così anche Spalletti dovrà fare un monumento a Motta e la Federazione dargli un premio come fornitore di talenti che a questo punto vien da dire ci sono, basta saprli scegliere ed allenare.