Finite le Olimpiadi di Parigi negli azzurri le ragazze la fanno da padrone.
I numeri di queste Olimpiadi Parigine ci dicono che anche in questa edizione gli italiani in gara vincono almeno una medaglia al giorno ed il conteggio va avanti ininterrotto dalle Olimpiadi di Londra.
I contatori seriali di Medaglie sono soddisfatti a metà visto che avrebbero voluto superare il conteggio di Tokio arrivando almeno a quota 41 e allora si consolano dicendo che “abbiamo” vinto 2 ori in più. Sinceramente del numero ci importava poco ma essere arrivati davanti alla Germania ci da una piccola soddisfazione ulteriore.
Avremmo preferito meno conteggi e più storie sugli atleti, ma sarà per il ritmo incalzante delle gare, sarà che creare approfondimenti spesso non è nelle corde di chi si limita alla cronaca, sta di fatto che ci sarebbe piaciuto saperne di più ad esempio su Tita e Banti che vincono il secondo oro consecutivo, navigando nelle acque povere di vento davanti a Marsiglia, oppure qualche approfondimento sulla Errani e la Paolini, ma anche sulle cicliste Consonni e Guazzini, storie archiviate nel conteggio ma quello che ci interessava era sapere in realtà chi sono perché la forza emotiva e sportiva delle loro vittorie è un gran bell’esempio per il nostro paese.
Le ragazze italiane hanno reso la nostra Olimpiade speciale, loro le vittorie più coinvolgenti, loro i visi da copertina: a parte il volley che meriterebbe una storia a se, Marta Maggetti cagliaritana dallo stupendo sorriso dotata di una costanza ed impegno tipici della sua terra ci ha colpito, la lucida follia delle cicliste Consonni (con il Fratello che vince l’argento) e Guazzini, la meravigliosa Battocletti che dopo il valzer della medaglia data e tolta se ne va a prendere una d’Argento togliendola alla Hassan che è quella che vince l’oro nella Maratona.
Fossimo negli Usa la storia delle ragazze del volley, con la Egonu criticata ed esclusa dalla nazionale, con il gruppo che litiga, con tutto da rifare era già di per se una storia. Poi con l’arrivo di Velasco il filosofo la cui storia personale e sportiva sarebbe da scolpire nel marmo, che mescola le carte ed in 4 mesi compie il miracolo che solitamente si costruisce in un ciclo olimpico cioè 4 anni e porta l’Armata Brancaleone ad essere l’Invincibile Armada … ecco negli USA ci farebbero un film da Oscar.
Cosa ci resterà fra qualche anno di Parigi Olimpica? Scenari da paura per la loro bellezza che trasuda storia da tutte le parti, i bagni obbligati nella Senna inquinata che diventa balneabile nel giro di mezza giornata, l’impreparazione spesso verrebbe da dire mirata di molti giudici che guarda caso con gli Stati Uniti, la Francia e i paesi anglosassoni in genere non sbagliano mai, ma che con quelli latini specialmente se mangiano spaghetti vedono cose che vedono solo quelli che si mangiano il Peyote.
All fine ci rimarrà come in ogni Olimpiade la genuinità dello Sport, quello vero, fatto di sacrifici, vittorie e sconfitte, della voglia di partecipare, di esserci e di dare il meglio possibile nella specialità che si è scelta come modello di vita.
Pensando che chi ha vinto l’Oro prende 180.000 € meno il 20% di tasse ed un calciatore poco più che mediocre prende minimo 1 Milione netto … ci viene un po’ da piangere. Ora torneremo ai nostri cari giocatori bizzosi, tattuati con velina al seguito, armati di borselli firmati e macchine veloci che allenandosi magari anche due ore al giorno vengono a dirti che sono stressati.
In ultimo una dedica speciale ai telecronisti Rai, alcuni veramente improponibili che dedicano le medaglie vinte dagli atleti ai loro cari, impegnati a dirci di continuo cosa mangiano, bevono e che giri per la città fanno e soprattutto bivaccano tutte le sere a Casa Italia più per la bisboccia che per le interviste. Comunque grazie perché altrimenti non avremmo visto praticamente nulla, anche se abbiamo fatto il pieno di ginnastica artistica mentre di sport come equitazione non abbiamo visto nulla.
Ringraziamo anche il Direttore del coordinamento giornalistico (il più gettonato deve essere potente … Pescante … per caso un parente?), il Regista, l’aiuto regista, il Direttore della fotografia, i cameraman, i montatori, i bordocampisti, gli inviati, i magazzinieri, gli autisti … ecc. ecc. senza i ringraziamenti Rai le telecronache durerebbero la metà.