Dopo un lungo e buio periodo torna il sorriso sul volto di Berrettini.
Abbiamo sempre pensato che il polso di Berrettini fosse uno dei migliori non solo in Italia ma anche nella classifica mondiale, probabilmente attaccato a quel polso per un certo periodo c’è stato troppo “cuore” e molta insicurezza.
Ad un certo punto, ai tempi della relazione con Melissa Satta, pensavamo che la sua parabola fosse definitivamente tramontata. Non certo per colpa della sua allora compagna anche perché per venire fuori da certe situazioni o ti aiuti da solo o non lo può fare nessuno, probabilmente Matteo aveva bisogno di non avere più scuse.
Ha vinto a Marrakech eravamo felici per lui ma nel vederlo impacciato e sovrappeso, non pensavamo poterre tornare ad essere quello di una volta.
In un match del Queen’s lo abbiamo visto chiedere l’intervento del Fisiotepista per un dolore al costato sulla schiena e il pensiero è stato: paura di vincere o di non farcela? Sembrava arrendersi e invece ha vinto il match … forse ce la può fare, è sulla strada giusta.
E’ un bel ragazzone con buona disponibilità economica, vive a Montecarlo ma si sa che quando le cose non vanno bene tutto quello che sembrava scontato diventa un monte da scalare e la sua montagna era ed è ancora altissima.
Vince bene a Gstaad un altro 250 che porta soldi e punti (quasi 90.000 euro valgono i 250 che ti danno altrettanti punti se li vinci) ma più che la vittoria di per se è satto vedere dopo così tanto tempo il volto rilassato e sorridente che ci ha scaldato un po’ il cuore.
Forse la strada tracciata da Sinner, fatta di sacrifici e allenamenti, è stata d’esempio. Se non dai il massimo in un mondo competitivo come quello del suo sport difficilmente vai avanti. Si anche perché proprio in questo sport essere baciati dal destino che ti da fisico e polso non basta.
Panatta che era un vero e proprio fenomeno dopo aver toccato vette incredibili alla fine è scomparso dai campi e solo dopo molti anni fatti di fallimenti e delusioni è riuscito a far venir fuori il grandissimo personaggio che è ora.
Allenamento e programmazione, sacrifici e ancora allenamento sembra che “a questo giro” Matteo abbia veramente imboccato la strada giusta per farci vedere ancora delle belle partite ma soprattutto per riuscire a conservare quella bella faccia da schiaffi con il sorriso stampato sopra.
Bentornato a lui, ma mi raccomando …