19^ Tappa c’è la salita vince Pogacar

Tappone alpino con salite spaccagambe il penultimo del Tour.

Una frazione durissima, quella odierna, che potrebbe portare novità anche in classifica: i corridori devono affrontare il Col de Vars, poi la Bonette a quota 2802, prima dell’impegnativo arrivo in salita.

Nelle Alpi Marittime sulla Cime de la Bonette transita per primo Carapaz che con i suoi 2802 mt è il tetto del Tour.

Il gruppetto di Pogacar scortato da quattro suoi compagni è all’inseguimento dei fuggitivi con quasi 4 minuti di ritardo.

La lunga discesa di oltre 25 km viene sfruttata dai fuggitivi per riuscire a mantenere il vantaggio sul gruppo Maglia Gialla che rimane sempre intorno ai 4 minuti.

Chi si aspettava un attacco di Vingegaard rimane deluso perchè ormai pare che si sia reso conto dell’impossibilità di riuscire in qualche modo a staccare Pogacar.

All’inizio dell’ultima salita che porta da Isola ad Isola 2000 i fuggitivi rimangono in 5 e cercano di portare a termine la fuga ma lo spettro di Pogacar è presente … si aspettano che in questi 16 km il fuoriclasse sloveno voglia dare la sua solita zampata.

A 13 km nel tratto più duro della salita che arriva all’11% Matteo Jorgenson tenta uno scatto per incrementare il ritmo visto che gli inseguitori stanno recuperando, riesce così a staccare di una trentina di metri i compagni di fuga.

A 10 km dal traguardo Carapaz tenta di recuperare su Jorgenson che ha 30 secondi, ma contemporaneamente scatta anche Pogacar che vuole recuperare i 2 minuti e 30 secondi di distacco. Questi ultimi chilometri sono di sofferenza pura per chi fugge e per chi insegue e tadej Pogacar ha capito che questo è il momento per dare iò colpo definitivo alla classifica del Tour de France.

Jorgenson cerca di tenere duro, Carapaz ha mollato ma Pogacar in tre chilometri ha recuperato quasi un minuto sul fuggitivo.

Mancano ora 5 Km all’arrivo e Pogacar ha portato il suo ritardo sotto il minuto ed inesorabilmente recupera. Intanto dietro Evenepoel si gioca le sue carte per cercare di strappare la seconda posizione nella classifica generale a Vingegaard che però si difende e controscatta.

Ormai l’attenzione è tutta sui secondi di distacco ed i chilometri che mancano all’arrivo ma il finale sembra già scritto, Pogacar sorpassa gli ex fuggitivi che al suo confronto sembrano fermi.

Il sorpasso avviene a 1,9 chilometri dall’arrivo e Pogacar sembra non fare nemmeno fatica mentre pedala ormai in solitudine verso la sua quarta vittoria di tappa in questo Tour e mette ormai, a meno di un cataclisma, la pietra tombale sul Tuor edizione 2024.

Sorride la Maglia Gialla negli ultimi metri e la dimostrazione di forza di oggi è stata disarmante per i suoi avversari principali, che accumulano 1 minuto e 47 secondi di ulteriore distacco.

Redazione

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