Baby Fenomeno

Lamine Yamal con la spensieratezza dei suoi 16 anni segna un gol che passerà alla storia.

Senza voler caricare troppo di responsabilità il ragazzino del Barcellona ma con questo tipo di gol e personalità in partite così importanti ci ricordiamo solo di quello visto in qualche film girati sulla storia di Pelè.

Il suo goal ha qualche cosa di magico e di incontrollabile.

Rabiot entra duro su di lui e allora scatta la vendetta calcistica: lo siede con un dribbling, si allarga e fa partire un tiro che nemmeno il miglior Maignan che fa l’impossibile per prenderlo, può arrivare. Sono quelle cose che non hanno spiegazione, come un tiro così possa centrare quei 50 cm utili per finire in fondo al sacco lascia di stucco.

Si in effetti c’è qualche cosa nella storia che ricorda il Pelè a 17 anni che ne rifila due alla Svezia di Nils Liedholm in finale di Coppa del Mondo (la mitica Rimet) regalando al Brasile il mondiale del 1958 con Just Fontaine, il francese capocannoniere del torneo, che disse al termine della manifestazione: “Dopo aver visto giocare Pelé, io volevo soltanto appendere le mie scarpe al chiodo”.

La differenza tra due, al momento, sta proprio qui doppietta in finale e campione del mondo, Yamal segna un goal che vale una finale.

Ma la finale è ancora da giocare e chissà che Lamine non ci regali qualche cosa di magico anche lì. Di sicuro Olandesi ed Inglesi che avranno sicuramente visto la partita qualche preoccupazione se la sono fatta venire, perchè oltre ad essere una squadra forte (personalmente diciamo anche un po’ antipatica) la Spagna può contare su individualità incredibili.

Ci piacerebbe vedere in finale lo scontro fra i baby fenomeni Yamal e Bellingham, ne vedremo sicuramente delle belle.

Redazione

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