Che spettacolo

Un Berrettini in versione old style mette in crisi Sinner.

Non solo non pensavamo di assistere ad una partita così combattuta, ma non pensavamo che saremmo più riusciti a vedere Berrettini giocare a certi livelli: sorpresa, piacevolissima sorpresa.

Sinner è la solita macchina da guerra tarata al punto giusto per conquistare vittorie ed i primi due set volano via nel perfetto stile Wimbledon, con i tennisti che tengono il servizio ed i set che finiscono al tie break.

Jannik va avanti 2 a 0 e, come tutti, pensavamo che di li a poco Berrettini si sarebbe sciolto: Sorpresona del Matteo che si ferma al primo dolorino, che si scoraggia di fronte alle avversità tennistiche, che non ne infila più una, non c’è nemmeno l’ombra … anzi.

Un servizio potentissimo e preciso gli fa conquistare il terzo set infiammando il pubblico che si vede che in fondo lo ama e non vuole solo vedere ancora partita ma vuole assistere ad una resurrezione sportiva.

Finisce come ce lo aspettavamo con Robocop Sinner che nonne lascia più una indietro e vince il 4 set ed il match … ma! Si questa partita sembra dirci che ci sia molto di più di un incontro perso.

Intanto al posto della solita “velina” nella tribunetta del suo Team abbiamo visto la mamma che ha sofferto quanto lui se non di più.Intanto abbiamo visto un giocatore che anche se è fuori dai primi 80 nel mondo oggi è un avversario che nessuno vuole più incontrare.

Ci auguriamo per lui e per il tennis italiano che questo si “l’inizio” e non uno dei suoi tanti soliti inizi. Deve ritrovare la voglia e la convinzione, la forma e la costanza per tornare ad occupare la classifica che la sua classe tennistica si merita. Dipende da lui e da quanta voglia di sacrificio riesce a trovare in fondo al sacco.

L’esempio che il più giovane e più determinato Sinner gli ha dato scalando la classifica e vincendo tornei, pensiamo sia stato determinate per fagli tornare la voglia di abbandonare i mojiti e riprendere la racchetta. Non è facile resistere alla bella vita ed alle belle donne, ma per quello ha tempo fra qualche anno dopo essere riuscito a lasciare il segno che le sue doti gli consentirebbero di lasciare.

Berrettini ha perso ma è come se avesse vinto. Per noi il match dell’anno fino a qui.

Ps: Altro che nazionale di calcio … sudore, impegno, classe e spettacolo.

Redazione

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