Questa sera il primo verdetto sulla Nazionale Italiana.
Croazia-Italia alle ore 21.00 sarà decisiva per la nostra Nazionale: disastro o opportunità di crescita?
Diciamo che gli occhi sono quasi tutti sulle scelte che farà Spalletti per la partita di questa sera. Di Marco recuperato probabilmente rimarrà in panca per motivi precauzionali, mentre gli “esodati” saranno Frattesi, Scamacca e Pellegrini.
Quindi se le scelte saranno queste, perchè con Spalletti non si sa mai, si passa dal giocare bene professato prima della partita con la Spagna ad un più prosaico e terreno l’importante è vincere.
Questa inversione di tendenza unita ai musi lunghi, soprattutto con Spalletti sempre lui protagonista ed alla presenza del presidente federale e Buffon in prima fila nella conferenza stampa, la raccontano lunga sulla situazione un po’ caotica della nostra amata e criticata nazionale di calcio.
Non abbiamo ancora sentito la frase classica, quella scontata ma sempre presente in questi casi: l’Italia ha 60 milioni di Commissari Tecnici, ma se le cose continueranno ad essere così la sentiremo molto presto.
In campo al posto dei “tagliati” ci saranno Darmian, Cristante, Cambiaso e Retegui. Il nome che tutti quanti avremmo voluto leggere fra quello degli esclusi, non quello di Di Lorenzo ma quello di Jorginho sarà presente per continuare a deliziarci con il nulla più assoluto come quello visto con la Spagna.
E questo è il primo bivio. Spalletti ha detto che Jorginho è indispensabile perchè i compagni in campo lo guardano per sapere dove stare è che lui è l’unico in questo gruppo in grado di farlo.
Pensavamo che a dire dove stare e cosa fare dovesse essere proprio lui, il Mister, ma evidentemente ha bisogno di un rinforzino in campo. Non ci pare un moto di fiducia speso per i suoi giocatori, ma così è e quindi speriamo solo che non ci sia un rigore decisivo da tirare e che sul dischetto si presenti il ragazzo con il saltino … perchè se ne sbaglia un’altro apriti cielo.
Tutti speravano nelle due punte ed invece vedremo ancora Chiesa incaponirsi, ingobbirsi, scattare e tirare (speriamo che come ogni tanto gli capita l’azzecchi), perchè come dicono i difensori del filosofo intristito perenne Spalletti: lui gioca così!
E allora staremo a vedere se le sue scelte saranno quelle giuste o se chi lo critica non capendo scelte che paiono assurde, avrà purtroppo ragione. Perchè sia chiaro vorremmo tanto che comunque la Nazionale vincesse.
Certo che Darmian fuori ruolo, Cristante che non è un fulmine ne uno dal piede vellutato, Retegui che poveraccio morirà di solitudine non promettono bene. Meno male che c’è Cambiaso uno che corre, mena, dribbla e tira.
Comunque ci metteremo sul divano, non in piedi, per vedere se riusciremo a resuscitare una Croazia data per estinta dopo la prima e quasi tutta la seconda partita o se ci qualificheremo per secondi con la certezza che ci toccherà la Svizzera che vista ieri sera contro i Panzer Crucchi ci è sembrata un bell’ostacolo alto da saltare.