Spalletti: la Spagna ci dirà chi siamo

Il CT azzurro vede la partita come un esame di maturità.

Si stanno svolgendo in Italia gli esami di maturità per migliaia di studenti ed in un certo senso anche gli azzurri di Germania sosterranno il loro esame, almeno così la pensa Spalletti:

Presseremo e attaccheremo come con l’Albania. Sono curioso di scoprire se sapremo farlo anche contro una delle squadre più forti e riconoscibili. La Spagna ci dirà chi siamo“.

La Spagna toglierà il velo che ancora ricopre questa giovane Italia, ricostruita in fretta e furia dopo le imbarazzanti dimissioni di Roberto Mancini. 

Dall’altra parte gli spagnoli non stanno prendendo la partita sottogamba anzi più passano le ore e più sembra che la Spagna abbia una questione personale con l’Italia.

Le parole di Morata non lasciano dubbi: “Dobbiamo affrontare il prossimo match come un bivio, l’Italia è molto competitiva, se fossi l’allenatore andrei a letto con la testa come un tamburo, sapendo che ci sono 26 giocatori e che possono giocare tutti.

Il senso delle parole di Alvaro stanno a significare che per Mister Spalletti non sarà facile trovare la chiave per arginare gli spagnoli.

Insomma una spocchia ed una convinzione di superiorità che più che spagnola sembra una caratteristica dei Francesi. Ci ricordiamo ancora di Domenech il Ct della Francia sconfitta nel 2006 che anche dopo aver perso la finale continuava a sentirsi superiore definendo l’Italia come una squadraccia capitata per caso … Totti e Del Piero se la ridono ancora.

Per chiudere ricordiamo ai “troppo superiori” Iberici che hanno vito si 3 titoli Europei e noi “solo” 2, ma che sullo stemma le stelle italiane che dicono quante Coppe del Mondo sono state vinte sono quattro e sul loro ne vediamo solo una.

Ci piacerebbe molto che Morata & C. questa sera andassero loro a nanna con la testa come un tamburo … quanto ci piacerebbe! Ad essere realisti però in effetti le possibilità che questo accada sono abbastanza remote.

L’unica cosa che non vorremmo è perdere con troppi goal di distacco in una partita senza storia. Perchè va bene riconoscere la bravura dell’avversario ma subire l’ennesima sconfitta dagli spagnoli senza troppe storie non sarebbe proprio una gran cosa.

Quindi come si dice: una partita all’italiana, di lotta e di governo ci accontenterebbe, certo che se poi l’Italia vincesse giocando bene allora sai che risate.

Redazione

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