Il saltatore azzurro mette in scena uno spettacolo entusiasmante.
Signori e Signore benvenuti al Circus Tamberi, mettetevi comodi perché quello che sta per succedere non lo sa nessuno.
La curva dello stadio Olimpico di Roma è gremita, le televisioni sono collegate, Sky dedica un canale solo alla gara del salto in alto, Sky Sport Arena è tutta per lui, e lo spettacolo può iniziare.
Tutto ruota intorno al saltatore azzurro, gli altri superano le proprie asticelle, compagni di nazionale compresi, ma è tutto solo un antipasto, una entrée per quando Mezza Barba o Gimbo o come Crazy Horse o come lo volete chiamare scenderà in pedana.
Entra in gara a 2.22 mt ( gli altri hanno iniziato a 2.17 ) e come di consueto il primo salto deve avvenire nel silenzio più assoluto e così è: rincorsa, salto e lo stadio si infiamma e scatta un’ovazione in perfetto stile tiro al volo di Totti: inizia lo show!
A 2,22 si fermano Manuel Lando e Stefano Sottile, gli altri azzurri in gara, ma anche il polacco Kobielski, accreditato di essere il più temibile concorrente.
In verità la gara non è stata delle più belle anche Gimbo commette errori ed arriva persino ad un salto dall’eliminazione quando supera 2.29 al terzo salto. E già così sarebbe medaglia sicura.
Supera la primo tentativo 2.31 con un salto a dir poco perfetto. A 2.33 gli avversari escono di scena e lui anche se ha sbagliato i primi due salti è certo che la Medaglia d’Oro sarà sua.
Ed ora si entra in Zona Tamberi. Sveste i panni dell’atleta e infila quelli del domatore di tigri alza il tiro a 2.34. Aizza la folla, chiede ritmo scandito con il battito di mani mentre i telecronisti sperano che si accontenti e che ripensi all’infortunio patito proprio prima delle Olimpiadi.
Ma Gimbo parte e salta superando l’asticella e come al Colosseo la gente urla di gioia e subito dopo per il terrore quando lo vede claudicante accasciarsi al suolo. I telecronisti imprecano, i fans sbigottiti quasi piangono, la fidanzata (che forse sa … ma forse no) si copre il viso con le mani.
Gimbo si toglie la scarpa e cambia ancora vestito: adesso è il momento dell’illusionista. Con una mossa rapida degna del Mago Oronzo sostituisce la scarpetta chiodata da salto con una piena di molle, facendo vedere al mondo come fa a raggiungere certe misure.
Si passa dallo spavento alla gioia irrefrenabile. Potrebbe bastare così.
Ma a questo punto quando hai già fatto di tutto, quando hai conquistato il pubblico, Presidente della Repubblica compreso … fermati e goditi il momento e invece no, aggiungiamo ancora un fotogramma alla serata per renderla del tutto indimenticabile.
2.37 mt.
Cambia ritmo nella sua richiesta al pubblico, doppio battito di mani e parte. Salto, urlo e festa grande.
Da qui in poi solo gioia e adrenalina che si sfoga. In una gara normale dove era favorito, si porta a casa il Titolo Europeo, la medaglia d’oro ed i sorrisi e la riconoscenza di chi racconterà la serata pazza delle molle nella scarpa dicendo: io c’ero. C’erano anche i milioni di persone ipnotizzati davanti alla Tv esattamente come era per Valentino Rossi ed oggi è per Sinner.