Addii e lacrime rossoneri

Serata dove contava nulla il risultato caratterizzata dagli addii.

Applausi, abbracci, commiati, qualche lacrima e un bel po’ di gol. Festa doveva essere, e festa è stata nonostante tutto.

Il Meazza rossonero in quest’ultimo atto stagionale contro la Salernitana si è divertito – ma sì, anche se è finita 3-3 – con una rilassatezza che quest’anno non aveva mai potuto permettersi, e l’omaggio a chi da domani non ci sarà più ne è stato una diretta conseguenza: voluto, sentito, riuscito.

Pioli e Giroud hanno compiuto un’impresa: sono riusciti a scardinare già nel primo tempo il silenzio della curva, ancora in sciopero come previsto per la prima metà di partita. 

E’ successo dopo il gol di Leao, che è corso per primo da Pioli caricandoselo di nuovo in braccio, seguito dai compagni. Tutti, ma proprio tutti ad abbracciare il loro mister in uscita dopo cinque stagioni a Milanello. Una scena che ha smosso il cuore della Sud, costringendola a derogare dal silenzio per urlare nome e cognome dell’allenatore. Applausi dagli spalti, applausi da Pioli ai tifosi. Ed è successo anche dopo il gol di Giroud, che per lasciare l’ultimo graffio ha scelto il lusso di un’acrobazia da urlo. Urlo, appunto, anche in questo caso partito dalla Sud: “Si è girato Giroud”, mentre Oly continuava a baciare lo stemma.

Redazione

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