La Finale: Gasperini

Il tecnico della Dea questa sera gioca per la Storia.

Sette giorni per fare la storia.

L’Atalanta alla prima finale europea della sua storia, il prossimo 22 maggio a Dublino, contro l’imbattuto Bayer Leverkusen e questa sera quella di Coppa Italia contro la Juventus.

Gasperini vorrebbe battere la Juve per regalare alla Dea il secondo trofeo, dopo la Coppa Italia del ’63, e una settimana più tardi inseguire il primo alloro continentale sotto il cielo d’Irlanda. 

Il Gasp fa il punto su quello che è oggi l’Atalanta e di quello che ha nel cuore:

“L’orgoglio, per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni. C’è stata una prima Atalanta, una seconda, questa è la terza, legate da una forte identità e dalla voglia costante di migliorarci. E’ questa voglia di migliorarci che ci ha portato stabilmente nelle zone alte, la vera soddisfazione”.

“Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse il trofeo più alla nostra portata. E’ la terza finale in 5 anni. Quelle precedenti non sono andate bene, ma noi siamo testardi. Ho dei ragazzi fantastici che hanno fatto tantissimo, ma manca l’ultimo miglio. Vogliamo vincere”. 

“Ogni partita è diversa. L’assenza di Scamacca ci costringerà a cambiare qualcosa. Mi spiace per noi, ma soprattutto per Scamacca che meritava di giocare questa partita. Dovremmo adeguarci all’Europa, cancellare le ammonizioni in semifinale per avere i migliori nella partita decisiva. Sì, ci sarà equilibrio, perché tutti sanno che in una partita secca rimontare è più difficile. Credo che la fiducia e l’energia positiva possano fare la differenza, darti magari quei centimetri che trasformano un tiro in gol”. 

L’attesa è dunque altissima e la scaramanzia a mille perché questa terza finale dopo averne perse due … non c’è il due senza tre … fa fare gli scongiuri. Ma il Gasp conta sulla praticità, la corsa e la fame dei suoi per battere anche i cattivi pensieri.

Redazione

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