Il Derby della Madunina può essere decisivo per lo scudetto della Stella interista.
Ci siamo, sono settimane che ne sentiamo parlare di questo Derby scudetto e finalmente è arrivato il momento di entrare in campo.
La vigilia della partita è stata vissuta dalle due squadre in maniera decisamente differente: Appiano Gentile inondata di tifosi, con qualche caduta di stile proprio di questi, Milanello semi deserta dove la caduta di stile l’hanno fatta i giocatori.
Ad Appiano Gentile alla “Pinentina” invasione di tifosi festanti che complice la Domenica, hanno circondato il perimetro del centro di allenamento nerazzurro. I tifosi “organizzati” (ci sarebbe da scrivere per un giorno sul tifo organizzato) ad un certo punto convocano la squadra che ovviamente obbedisce: il Ras della curva inzia con tanto di megafono ad arringare i giocatori, chiedendo loro il massimo impegno … insomma le parole sono altre ed in questo periodo di guerre vere dove ogni giorno muoiono delle persone diciamo che i toni potevano essere diversi.
I giocatori a testa bassa e con manifesto disinteresse di qualcuno ascoltano e se ne vanno con la soddisfazione solo di chi ha arringato la folla, scena un po’ triste a nostro avviso per chi sta per vincere la seconda stella, accorgersi che la cosa principale è dare un dispiacere all’altra sponda infierendo.
A Milanello nel frattempo il lungo viale che porta all’ingresso del centro sportivo è deserto. Ci sono una cinquantina di tifosi, soprattutto famiglie e stranieri, che aspettano. I giocatori arrivano rombando sui loro totem a quattro ruote non rallentano nemmeno ed entrano fra la delusione generale dei pochi adepti.
Lontanissimi i tempi in cui vedemmo il bus del Milan fermarsi per una tifosa giapponese da sola con il suo ombrellino, sotto una pioggia battente, con il cartello d’ordinanza che dichiarava il suo amore per Kakà. Scendeva l’idolo dal bus, foto di rito e maglia in regalo … altri tempi ed altri giocatori.
Considerazione finale: da una parte nerazzurri affamati ed incitati a maramaldeggiare sul “nemico”, dall’altra rossoneri che non vedono l’ora di mettere fine ad un campionato ed a un ciclo, vedi Pioli, che ormai ha fatto i suo tempo. Non vogliamo pensare che se ci fosse stato ancora Maldini sarebbe uscito lui a ringraziare la cinquantina presente, ma lo volgiamo immaginare. Mala tempora currunt.
Non resta che guardarci la partita.