Il Real Madrid alla fine vince la battaglia con il City ai calci di rigore.
Il Real Madrid supera il Manchester City ai calci di rigore nel match di ritorno dei quarti di finale di Champions League e conquista un posto in semifinale per il quarto anno consecutivo.
I Blancos la sbloccano al 12′ con una zampata di Rodrygo, poi subiscono il lunghissimo assedio dei Citizens che alla fine trovano il pari con De Bruyne, eguagliando il risultato dello spettacolare 3-3 dell’andata e portandola ai supplementari.
Dal dischetto, però, la spuntano gli uomini di Ancelotti, grazie alle parate di un super Lunin e al gol decisivo di Rudiger: la prossima avversaria sarà, inaspettatamente, il Bayern Monaco.
Ancelotti alla fine abbraccia Guardiola e gli sussurra parole all’orecchio strappandogli un sorriso. Sicuramente è Carletto il protagonista della serata, senza nulla togliere ai giocatori che sono ovviamente i protagonisti principali. Ha messo in campo la squadra spiazzando il Pep, rivoluzionando il suo cliché ed i suoi giocatori hanno dato prova di una duttilità tattica decisamente inaspettata.
Il City ha continuato nel suo “monoschema” cioè far girare la palla all’infinito aspettando il varco giusto e li lo stava aspettando Ancelotti. Certo alla fine ha trovato il goal con il suo fuoriclasse migliore De Bruyne, ma che fatica. Siamo convinti che ai calci di rigore il City ci sia arrivato stanco ed anche con l’angoscia addosso di chi per quasi tutta la partita ha visto minuto dopo minuto infrangersi sul muro del Real tutti i sogni Champions.
A margine del match una considerazione su Haaland: colpisce una traversa questo si, ma alla fine si scorna con la difesa madrilista, battagliando ma senza avere mai la palla giusta per andare in porta: capiamo le voci che lo danno scontento e partente dal City … sempre ammesso che qualcuno abbia la montagna di soldi necessari.
Certo che se a questo Real aggiungi Mbappé, ieri sera con Il City che attaccava in 10 uomini senza preoccuparsi più delle ripartenze, avrebbe trovato praterie che nemmeno i bisonti al tempo del West.