Un errore individuale condanna la Juventus per l’ennesima volta.
Meglio dire subito come la pensiamo così da fugare ogni dubbi sulle responsabilità di questo periodo nero senza fine: la squadra non c’è, Leader non se ne vedono, agonismo questo sconosciuto, orgoglio disperso.
La colpa non può essere di Allegri che anche questa volta cerca di fare il fuoco con la legna che si ritrova. Prova un 4-3-3 che alla fine sembra dare respiro al solo Chiesa che ha anche una ghiotta occasione sul finire del primo tempo, ma il suo tiro preciso verso l’angolo lontano della porta pecca di forza dando al portiere il tempo di deviarla.
In maniera più pragmatica vedendo la scarsa concentrazione Max schiera la squadra con il più conosciuto dai suoi giocatori 3-5-2, sterilizzando la Lazio ma anche se stessa. Giusto un paio di occasioni, se vogliamo definirle tali, per La Lazio e una per i bianconeri in tutto il secondo tempo.
Poi Nikola Sekulov, giovane della Juve next gen, si perde Marusic e la Lazio segna il gol vittoria.
Puoi provarle un pò tutte ma se non hai il materiale umano su cui contare c’è poco da fare. Cosa ci faceva il povero Sekulov in campo? L’assenza del nervoso Vlahovic (dalla prossima stagione 12M anno) ha pesato tantissimo. Se devi ricorrere a De Sciglio dopo un anno ai box qualcosa vorrà dire.
L’unica cosa che possiamo dire contro Allegri è che se la squadra non lo segue più allora è arrivato il momento di andare via. E l’impressione è proprio questa che i primi a non credere più nel Mister siano proprio i giocatori che perdono palloni sanguinosi a centrocampo dando sempre all’avversario di rendersi pericoloso, che non lottano rimediando magari i cartellini gialli non per proteste ma per eccesso di agonismo, che non fanno la corsetta in più, che non tentano il dribbling per paura di perderlo, che non provano il tiro ma che appoggiano sempre all’uomo più vicino.
Un altro allenatore potrebbe dare qualcosa in più a chi di fosforo calcistico sembra averne poco?
Noi non lo pensiamo, ma ora la zona Champions si è talmente ristretta che qualcosa bisognerà fare. E quel qualcosa arriva Martedì all’Allianz Stadium sempre contro la Lazio dove di scuse non ce ne saranno più ed a nostro avviso sarà il punto di non ritorno un po’ per tutti: allenatore, giocatori ma anche per chi la squadra nel mercato che volete, estivo o natalizio, non è riuscito a migliorarla. Troppi giovani in cerca d’autore non li ha in campo nemmeno il Frosinone.