Continuano ad imperversare le notizie sulle modalità delle scommesse dei calciatori.
Fino ad ora non abbiamo toccato l’argomento perché francamente ci sembrava inutile rimarcare ed insister su notizie vecchie ed ampiamente conosciute.
Ma ora sembra di essere in un poligono del tiro a segno dove al posto dei piattelli ci sono i nomi dei giocatori ogni giorno con qualche rivelazione diversa e soprattutto con pruriginose rivelazioni su Fagioli e Tonali.
Detto che se rubiamo una mela dal banco della frutta e veniamo “beccati”, processati, condannati non è che una volta scontata la condanna non possiamo più mettere piede in un supermercato o se lo facciamo tutti i clienti ed i gestori ci additano urlando al ladro, ora forse è meglio mettere un freno.
Lo sfogo di Fagioli, che avremmo evitato, fa tenerezza ed evidenzia la fragilità di una persona, non il giocatore, che si era infilato in un tunnel nel quale stava lentamente inoltrndosi verso il buio totale.
Siamo sempre stati convinti che ad un certo punto si sia confidato ed aiutato a fermarsi ed anche a riprendersi la propria vita e di questo che lo si voglia o no bisogna dare merito alla Juventus che al posto che dargli un calcio nel sedere, gli ha teso una mano facendolo tornare all’uscita del tunnel a rivedere la luce.
Stesso dicasi per Tonali ed il Newcastle.
Questa mania di farsi continuamente i fatti altrui, ora per i giocatori ricchi e famosi, annoiati o malati, ieri per qualche coppia famosa che si separa o per qualche nuovo amore di una starletta magari in declino, francamente la troviamo stucchevole. Ma se non ci fossero seguaci attenti a tutte le stupidaggini gossippare uno come Corona non esisterebbe. Tra l’altro a lui il suo passato è stato perdonato (anche giustamente) ed anzi, bravura sua, ci ha costruito il suo futuro.
Quella delle scommesse dei calciatori è una malattia che parte da lontano e sinceramente in tutto il mondo gira in un certo modo. Quando vengono presi con le mani nella marmellata vengono puniti ma siamo certi che in tanti, forse tantissimi, sono transitati nei loro 20 anni di carriera scommettendo ed a volte influenzando i risultati senza essere mai stati presi.
Questo non vuol dire che non si debba controllare e che è normale, anzi! Assolutamente è un fattore da combattere e punire ma ci chiediamo fondamentalmente due cose.
La prima: ma i procuratori dei giocatori che prendono “paghe” milionarie ad ogni sussurro dei loro assistiti, quando questi combinano qualcosa dov’erano? Possibile che non sappiano nulla? Possibile che non riescano a consigliarli in maniera da evitare certe stupidaggini?
La seconda: oltre ad avere poco senso continuare a parlare d elle stesse cose facendo passare eventi vecchi come se fossero appena accaduti, è il caso di continua ad infierire senza nessuno scrupolo sulle vite di altri?
La risposta è facile. Basta guardarsi intorno e vedere che interessa di più vendere un missile qualunque che non le vite che toglie e che questo passa magari non sotto silenzio, ma passa comunque senza che nessuno più si indigni e che cosa sarà mai urlare al ladro quando dall’altra parte si ammazza senza pensiero chiunque. Ma qui ci avventuriamo in un discorso difficile a cui solo le coscienze dei responsabili risponderanno “forse” un giorno.