Una mezza papera nel primo tempo del portiere e poi quasi il nulla del Milan.
L’andata se l’aggiudica il Feyenoord. Basta la rete di Paixao (su grave errore di Maignan in presa bassa) agli olandesi per sconfiggere il Milan per 1-0 nella prima della doppia sfida valida per i playoff di Champions League.
I rossoneri, schierati da Sergio Conceicao con una formazione ultra-offensiva con Gimenez, Leao, Joao Felix e Pulisic tutti dal 1′, non riescono a ribaltare il gol della squadra allenata da Bosschaart, non dimostrandosi mai realmente pericolosi in attacco. I meneghini, ora, si dovranno giocare il passaggio del turno agli ottavi di finale nel ritorno di San Siro: servirà un successo con due reti di scarto per trovare l’accesso nelle migliori 16.
Il sogno della formazione “All Star”, scolorisce sotto la pioggia di Rotterdam, dove la sfida immaginata da Conceicao dura appena tre minuti, ovvero il tempo necessario per archiviare un’imbucata sprecata da Reijnders e la dormita di Maignan sul tiro non irresistibile di Peixao.
Maignan senza parole. Walker ubriacato da Peixao, Thiaw frastornato e non molto meglio Tomori. Pavlovic male in avvio, poi bene e alla fine quasi benissimo. Theo Hernandez giudizio positivo, almeno per la costanza dell’impegno. Fofana in balia del centrocampo avversario. Reijnders troppo delicato nelle conclusioni. Pulisic assente ingiustificato. Gimenez assente emozionato. Leao assente imbarazzato. L’unica presenza del poker milanista (stavolta poker bluff), è stata un po’ Joao Felix. Ma proprio un po’…
Così il Milan replica la tendenza di tutta la stagione. Mai una partita uguale all’altra. Nel bene e (soprattutto) nel male. Con Fonseca e Conceicao. Roba da analisi, non quella tecnico-tattica.
Psicanalisi, quella vera.