Una giornata intera nel frullatore del calciomercato fra dubbi e indecisione.
La giornata finisce con l’ormai ex giocatore della Juventus che stremato lascia la Continassa, con la faccia tirata, un misto di delusione ma anche di voglia di riscatto lo si legge nei suoi occhi mentre augura il meglio ai tifosi della Juve.
Così è finita la giornata, la lunghissima giornata di Nicolò Fagioli quella dell’addio al passato e lo sguardo intimorito verso il futuro.
Aveva quasi deciso di andare a Marsiglia, o meglio con quel senso di riconoscenza verso la società che lo aveva aiutato e non poco nel venire fuori dal labirinto ludopatico in cui si era cacciato per ingenutà, inesperienza e forse anche persino, lo diciamo in senso buono, stupidità dovuta alla troppa fama ed ai troppi soldi tutti in una volta.
Era un predestinato da quando Max Allegri in una conferenza stampa lo aveva incoronato come miglior giovane promettente per il futuro … forse i guai sono iniziati li.
Sta guidando con mille pensieri nella testa e pochissima voglia di pensarsi in riva al mare con tutti che parlano un’altra lingua ed il suo telefono squilla: è De Zerbi che lo chiama da Marsiglia per capire , per convincerlo. Non risponde perché non vuole decidere.
Forse avrà pensato di convincere Thiago Motta illudendosi che la Juve potesse essere ancora il suo futuro ed il telefono squilla ancora ma questa volta è Max Allegri ed a lui non si può non rispondere. Max sollecitato da Marsiglia da De Zerbi lo consiglia e soprattutto immaginiamo lo fa parlare ed a quel punto si convince che si deve dire che a Marsiglia non andrà.
Così è! Giuntoli non la prende bene, ma insomma lui non è un pacco postale che spostano a seconda delle necessità, vuole rimanere in Italia e la Fiorentina può essere il posto giusto per rincominciare a giocare ma soprattutto ad essere felice nel farlo.
Palladino anche lui una speranza bianconera che però si è realizzato altrove gli fa capire che Firenze è il posto giusto e la parabola tutta in crescendo dell’ex compagno Kean ha fatto il resto. Si parte verso la Toscana e verso una nuova vita.
Sicuramente farà bene, sicuramente si realizzerà e probabilmente qualcuno si dovrà pentire di come sono andate le cose. Come Danilo se ne va senza sbattere la porta, deluso ma con una certezza la vita per tutti è una ruota che gira … ma siamo certi che l’unico suo pensiero non è per chi non lo ha mandato via ma bensì per chi lo ha voluto.