Prestazione “da rivedere” che condanna il Milan ai play off.
Come sprecare in novanta minuti un percorso (virtuoso) di quattro mesi. La tavola era imbandita, occorreva soltanto iniziare a mangiare.
Finisce invece male a Zagabria e a poco è servito vincere a Madrid: uno dei tanti paradossi di questo Milan sbagliato e depresso. Sergio Conceiçao sperava di poter festeggiare il primo mese in rossonero con una vittoria, o almeno con un pareggio che sarebbe stato sufficiente per entrare nel G16 di Champions.
È invece costretto ad assistere a uno spettacolo desolante, soprattutto nel primo tempo. Un’involuzione che non conosce fine e a cui il tecnico non sta riuscendo a porre rimedio.
La Supercoppa? Un fuoco di paglia, evidentemente. I playoff sono portatori di notizie infauste in serie: all’appello mancano quasi 15 milioni (che sarebbero stati ovviamente molto utili sul mercato), con due partite in più febbraio sarà un mese senza respiro e il sorteggio potrebbe proporre addirittura la Juve (e l’Inter agli ottavi).
Il Milan butta via la qualificazione diretta agli ottavi di finale.
Inutile la rete del pareggio di Pulisic, Baturina e Pjaca permettono a Cannavaro di ottenere una strepitosa (quanto inutile, visto che la Dinamo è la prima delle formazioni a essere eliminate dal torneo) e prestigiosa vittoria.