Nervi scoperti

La lite fra Calabria e Conceiçao una brutta figura in campo.

Perché hanno litigato ex Capitano e allenatore del Milan in campo al termine della partita vinta in rimonta sul Parma?

Detto che la figura è stata decisamente brutta e che denota come i nervi siano tesi in casa rossonero, si sono fattediverse ipotesi sulle motivazioni alcune decisamente fantasiose.

Conceiçao non avrebbe gradito che alcuni giocatori siano andati al concerto di Lazza, venerdì sera, e ai giocatori lo ha detto chiaro e questo è sicuramente un fatto ma dire che la lite sia scoppiata per questo, mette fuoristrada nella ricerca delle motivazioni.

La realtà che filtra da ambienti che ben conoscono le dinamiche interne rossonere è da mettere in relazione all’esclusione di Calabria dai piani societari, con il rimpiazzo Emerson Royal che ha grandemente deluso ma che continua a giocare al suo posto ed ora con l’arrivo di Walker si ritrova un’altro giocatore davanti a lui.

Subito dopo la sostituzione di Calabria il Milan prende gol proprio a causa di una “svista” difensiva ed il commento del giocatore pare sia stato: “Ecco e questo mi ha tolto”.

Conceiçao, ” se la piega e la mette in tasca” senza ribattere. Poi il Milan in pochi minuti passa in vantaggio e vince ed a fine partita durante i festeggiamenti al Mister si “tappa la vena” e sfoga la rabbia per il boccone amaro che aveva dovuto digerire pochi minuti prima.

Calabria stempera i toni dicendo “Ci siamo chiariti, abbiamo sistemato le cose, ma non sarà la prima, non sarà l’ultima volta che si vedono, è una cosa abbastanza normale, comune nel calcio e basta, finito. Chiedo anche scusa perché comunque non è una cosa bella sicuramente, ma la cosa che ci interessava di più era la squadra, e aver ribaltato questa partita abbia comunque dato una scossa e va bene“. 

Conceiçao dal canto suo butta acqua sul fuoco: “Delle volte con questa adrenalina, si vive con passione questo sport. Sono cose che vanno bene per me, era una situazione della partita e niente è andata così.

Come con i figli, quando andiamo al ristorante e c’è un comportamento non corretto dobbiamo dire qualcosa: e allora io sono così, diretto e frontale. Ci siamo detti una parola di troppo: non è un problema, anzi i miei giocatori sono protetti da me e si è visto oggi, abbiamo vinto con lo spirito“.

Redazione

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