Il Milan vince in rimonta e da out-sider la Super Coppa Italiana.
Vincere così da una soddisfazione doppia ed allo stesso modo la sconfitta brucia ancor di più.
Nessuno se lo aspettava.
I tifosi dell’Inter sul 2 a 0 erano già gongolanti e convinti di aver fatto di nuovo lo sgambetto al diavolo, mentre quelli rossoneri mandavano con il pensiero qualche accidente ai propri dirigenti ed a un Ibra glaciale in tribuna.
I giocatori nerazzurri nella piena convinzione dei propri mezzi, perché l’Inter comunque è molto forte, stavano già assaporando il piacere di salire sul palco delle premiazioni con un’altra medaglia d’oro da mettere in bacheca, quelli rossoneri guardavano controvoglia le nubi nere che all’orizzonte continuavano ad essere minacciose con la promessa di un altro “bagno” da fare.
I commentatori stavano già tessendo le lodi dell’invincibile armata che si confermava in un Derby che conta e contemporaneamente cercavano le parole per descrivere la situazione del Milan e del suo nuovo condottiero.
Ma il calcio si sa è imprevedibile e quando ormai sembrava già tutto apparecchiato per l’ennesimo successo nerazzurro, gli Dei Pallonari hanno deciso che questa volta no! Si cambia lo spartito e si stravolge tutto.
Tre colpi che stordiscono, l’ultimo quando ormai sembrava scritto che si potesse andare ai calci di rigore, con l’Inter che sfiora ancora il vantaggio sempre con Dumfries che anticipa e calcia un pelo sopra la traversa.
Le nubi nere spariscono ed il sole squarcia il cielo sopra Milanello, il neo Mister accende il “palo della vittoria” e balla nello spogliatoio dopo aver versato lacrime più che di gioia di sfogo per il nervoso accumulato in una settimana che è pronta per un copione Hollywoodiano.
Il Milan si porta a casa la Super Coppa, qualche certezza in più e la voglia di fare bene nelle competizioni, tutte, in cui è ancora in lotta.
L’Inter ha qualche certezza in meno ma siamo sicuri che questa sconfitta bruciante potrà fare bene ad un gruppo che forse troppo sicuro ha la tendenza di perdersi in inutili litigi e sottovalutazioni.
Per chi non tifava per una delle due è stata sicuramente una bella serata di calcio, per chi tifava ovviamente i sentimenti sono uno l’opposto dell’altro.
