Fa discutere la sostituzione di Vlahovic da li in poi la Juve è crollata.
L’inconcludenza della Juventus si trasforma in dramma sportivo: quella con il Milan era una partita ben indirizzata ma mai chiusa e allora alla fine si riapre e si ribalta completamente portando un successo fondamentale a Conceicao padre davanti alle lacrime di Conceicao figlio.
Storie che s’intrecciano come quelle tra Vlahovic e Thiago Motta.
Non c’è stato nessuno sguardo torvo all’uscita dal campo, c’è stata però proprio l’uscita, e in un minuto troppo chiaro per non venir fuori come una bocciatura.
Non era una scelta legata al futuro in campionato, non era una scelta legata alle condizioni fisiche. Era una scelta legata semplicemente a ciò che Motta stava vedendo durante la partita.
E non gli piaceva, non gli era proprio andato giù quel poco lavoro in pressione. “I cambi? Li rifarei, prendi le decisioni in funzione di come vedi la squadra“, ha spiegato l’allenatore. Aggiungendo: a volte va bene, a volte va male. Sempre però è il risultato l’ultimo giudice, e il fatto che la Juve abbia perso tutto in 5 minuti dimostra quanta fragilità ci fosse in un gruppo privato pure del suo capitano e scombussolato da una rivoluzione importante, decisiva, ma quanto realmente necessaria?
L’unica certezza dopo questa partita e questa sostituzione è che di certezze non ne hanno più tutti e due Thiago e Dusan.
Motta inizierà nel breve giro di qualche partita a dover dare delle spiegazioni sul lento ma inesorabile naufragio che la sua squadra si appresta a fare. I maligni affermano che questo della Juve è un buon campionato “per il Bologna”, mettendo una bella sottolineatura in rosso sulla differenza fra le due squadre e di come Thiago non sembra essersi accorto della differenza offuscato dal suo enorme Ego.
Dusan dopo non aver legato con Allegri ora trova nel nuovo mister un’altro che non lo capisce. Se da una parte è vero che alla fine i gol Vlahovic li fa sempre è anche vero che quelli che sbaglia in maniera clamorosa sono troppi e spesso sono quelli che metterebbero fine alla partita.
Una cosa però è certa che alla Juventus manca un sostituto all’altezza o una seconda punta che agevoli il gioco di Dusan.