Chi ben comincia è a metà dell’opera si dice e Sergio Conceiçao vince.
Juventus-Milan è stato il festival degli errori da ambo le parti. Quelli di Theo Hernandez che avevano dato un vantaggio considerevole alla Vecchia Signora e quelli di Locatelli, Gatti e Di Gregorio che hanno consegnato vittoria e finale al Diavolo.
Finisce con Sergio Conceiçao che raduna la squadra dinanzi a Maignan per un breve discorso motivazionale e Thiago Motta che mastica amaro per l’ennesimo risultato deludente di questa prima parte di avventura in bianconero.
Il risultato finale non deve trarre in inganno: il Milan è ancora lontano dal concetto di squadra competitiva per i massimi traguardi.
Sono diversi i fattori che risaltano in negativo anche al termine di questa partita: dai problemi dell’attacco a una condizione fisica approssimativa, da un Theo Hernandez in panne a una fragilità emotiva che poteva portare al raddoppio della Juventus dopo il vantaggio iniziale di Yildiz.
Il risultato però aiuta a credere nel nuovo percorso iniziato il 30 dicembre con Sergio Conceiçao che con il predecessore Paulo Fonseca ha in comune solo la nazionalità.
L’ex Porto inizia subito passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3, mettendo al servizio del gruppo la normalità del suo credo calcistico fatto di verticalità e cattiveria agonistica.
“Non sono un allenatore che ama abbracciare i propri giocatori, sono più volte che mi arrabbio che altro. Io non sono qui per farmi amici, sono qui per vincere“.
Le parole raccolte da Mediaset nel post partita con Sergio Conceiçao raccontano l’essenza del nuovo allenatore del Milan.
Parole che, dette nello spogliatoio, hanno colto nel segno il gruppo rossonero. Parole che hanno dato una scossa a una squadra che ha mostrato carattere e voglia di lottare, al netto di una prestazione mediocre dal punto di vista tecnico.
E da qui il Milan deve ripartire, dal carattere di Conceiçao. Un ‘duro’ che può cambiare il modo di lavorare di un Milan che solo cambiando lo spirito di gruppo può puntare alla vittoria della Supercoppa italiana e al quarto posto in Serie A.