I continui attacchi di Kyrgios in cerca di visibilità incitano all’odio.
I supporter dell’azzurro scrivono direttamente al presidente Gaudenzi: “Disgustati, indignati e preoccupati per le irripetibili espressioni dell’australiano”.
Il popolo dei social scende in campo in difesa di Jannik Sinner e stavolta non solo a parole, ma con i fatti. Una lettera indirizzata direttamente all’Atp per dire basta alle continue provocazioni e alle parole di Nick Kyrgios, il più acerrimo e accanito “hater” nei confronti del numero uno del mondo, con il classe 1995 australiano impegnato in tremende accuse in attesa del ricorso della Wada .
Un atteggiamento che ha spinto i supporters dell’azzurro e non solo a inviare una lettera all’Atp e al suo presidente Andrea Gaudenzi, dopo che Kyrgios nella sua ultima uscita pubblica aveva detto di essere pronto ad aizzare tutto il pubblico dell’Australian Open in caso di scontro tra i due.
“Con questo appello, gli sportivi che seguono e amano il tennis giocato, tifando nel rispetto delle regole e della concorrenza leale chiedono all’Atp Tour di prendere una posizione formale e sostanziale nei confronti dei continui attacchi, diffamazioni e incitamenti all’odio esternati da Nick Kyrgios nei confronti di alcuni colleghi.
Il ruolo dello sport e di chi lo rappresenta è quello di sostenere i suoi valori fondanti di rispetto e lealtà. Nessuno ha il diritto di spogliare lo sport dei capisaldi che lo definiscono, da cui le persone traggono ispirazione e i giovani si relazionano cercando modelli da seguire“.
Continua la lettera: “Siamo disgustati, indignati e preoccupati per le irripetibili espressioni che Nick Kyrgios esprime, anche nel ricordo di atti violenti già avvenuti per mano di fanatici alimentati dall’odio. Non può non esistere un codice di condotta all’interno del circuito che protegga i giocatori da simili abusi e infatti l’articolo 8.03 dice che una precisa responsabilità dell’Atp nei confronti dei giocatori e, soprattutto, nei confronti del pubblico a cui ci si vuole rivolgere, per il quale deve essere un punto di riferimento. Ora qualunque azione futura ne derivi, plasmerà chi siete come istituzioni”.