Alla Juventus tiene banco il caso Dusan Vlahovic.
L’attaccante serbo, autore del gol del 2-2 su rigore con il Venezia sabato sera allo Stadium di Torino, non si sarebbe infuriato per i fischi e i cori della curva bianconera, ma per le minacce di morte ricevute da un singolo tifoso del settore.
Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, la Digos approfondirà l’accaduto attraverso i filmati dell’impianto per individuare la provenienza di eventuali frasi intimidatorie rivolte al numero 9.
Dusan ieri ha scritto in una storia su Instagram: “Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere e ripartire UNITI tutti insieme. Fino alla fine”.Domani sera la Juve torna in campo per gli ottavi di finale in Coppa Italia contro il Cagliari, un’occasione per vedere come i tifosi bianconeri accoglieranno il centravanti ex Fiorentina.
Sullo sfondo c’è poi la questione relativa al suo contratto. Vlahovic è legato alla Juventus fino a giugno 2026 con un ingaggio da 10,5 milioni di euro netti all’anno che nella prossima stagione saliranno a 12 milioni.
Dopo una prima apertura a valutare un prolungamento articolato ma con cifre più sostenibili, i discorsi tra le parti si sono raffreddati. La partita è ancora aperta, ma col passare del tempo cresce sempre più il pessimismo. Non a caso la Juventus si è già messa sulle tracce dell’olandese del Manchester United, Joshua Zirkzee, già allenato da Thiago Motta a Bologna.