Pesante sconfitta casalinga contro una diretta concorrente.
L’ennesima sconfitta di Paolo Zanetti alla guida del Verona. Un ko che rischia di risultare fatale per le sorti dell’allenatore nativo di Valdagno, il cui destino è appeso a un filo.
È il modo in cui è arrivata questa sconfitta a preoccupare la dirigenza del club scaligero (la cui proprietà nella persona del presidente Setti è in trattativa per la cessione a un fondo texano, ovvero Presidio Investors,sulla base di circa 75 milioni di euro) che dovrà prendere un’importante decisione per la guida tecnica della prima squadra, che si è confermata la peggior difesa nei top 5 campionati europei con una media di ben 2,46 gol subiti a partita.
Quest’oggi, a far la voce grossa è l’Empoli, che si impone nettamente. Il Verona non entra mai in partita e i toscani ne approfittano, concedendosi un uno-due nel segno di Sebastiano Esposito: una doppietta nel giro di tre minuti che indirizza la gara e che ammutolisce il Bentegodi.
Arriva poi la prima rete in Serie A di Cacace, prima che Tengstedt provi a tenere a galla gli scaligeri. Tuttavia, ci pensa Colombo a chiudere la sfida nella prima frazione. La gara termina con un sonoro 1-4 e ora saranno momenti di riflessioni in casa Verona, con la dirigenza che dovrà prendere al più presto una decisione sul futuro di Zanetti, giunto alla settima sconfitta (di cui quattro consecutive) nelle ultime otto partite e la cui avventura in gialloblù sembra arrivata al capolinea.