L’ennesimo pareggio casalingo della Juve decreta la fine della pazienza.
Una Juve macchinosa, per carità le assenze sono comunque una giustificazione, ma i bianconeri più che giovarsi degli schemi di Thiago sembra incatenata da questi.
La prima reazione del mondo bianconero a un primo tempo troppo povero per cullare qualsiasi ambizione da quarto posto, sotto di due gol alla fine del primo tempo è stata una bordata di fischi come da tempo non se ne sentivano.
Pensiamo che nemmeno Allegri, la madre di tutte le “disgrazie”, sia felice in questo momento così convulso per la sua ex squadra. Certo che dopo un mercato economicamente così sontuoso vedere alcuni giocatori perennemente fermi ai box, e una squadra che si ripiega su se stessa senza avere la forza di cambiare la situazione, fa riflettere.
Emblematiche le parole di Del Piero: “Hanno fatto un grande rimonta anche se è arrivata con un goal all’ultimo minuto, stavano perdendo 2 a 0 in casa. Sono nei guai, ci sono tante assenze, un altro infortunio oggi, un brutto infortunio perché Cambiaso è un grande calciatore per la Juve. Sono nei guai perché le squadre si stanno sentendo loro agio a giocare contro di loro, credono di poter vincere. Per il Bologna, uscire da qui con un pareggio è un buon risultato. Il problema è che le altre squadre non hanno paura e su questo Thiago Motta deve lavorare“.
Infortuni certo, come dicevamo, ma vedere una squadra che a pochi minuti dalla fine batte un angolo e al posto che metterla dentro va a rincominciare dal centrocampo, fa scappare la pazienza anche a quelli che del corto muso non ne potevano più.
Alla fine i tifosi della Juve si sono accesi, non potevano non farsi sentire, era impossibile per loro non alzare la voce (e un coro) contro una squadra inerte. In modo fragoroso e inequivocabile quando è negativo. Opinione diventata coro e richiesta di una reazione senza troppi giri di parole: “Tirate fuori i co***”.
“Devo soltanto ringraziare i tifosi che ci aiutano dall’inizio alla fine. Hanno sempre la libertà di esprimere il proprio giudizio“.
Ma il 2 a 2 con il Bologna sancisce “de facto” la fine della pazienza e l’inizio di un periodo in cui Thiago dovrà trovare delle soluzioni diverse se vuole invertire la rotta.