Fra pensieri sul futuro ed il presente la Juventus cerca di riordinare le idee.
La botta si fa sentire. La Juventus dopo la sconfitta con l’Udinese allo Stadium cerca di riprendersi dal periodo negativo, lavorando sul campo e concentrandosi sul presente.
Empoli, Inter e Udinese hanno decretato la fine del sogno bianconero di beffare l’Inter nella corsa alla seconda stella, si perchè nella testa dei tifosi sicuramente questo era l’obiettivo più che mettere nel carniere l’ennesimo scudetto.
Le analisi si sprecano ma i motivi delle sconfitte, a nostro avviso, non vanno ricercate tanto nel Mister quanto alla pochezza della qualità della rosa juventina.
Alex Sandro decisamente inguardabile da ormai troppo tempo, senza mercato e con un contratto pesante è ormai un orpello che nemmeno la pragmaticità di Allegri è riuscita a rilanciare.
Da Locatelli si pretendono cose che non sono nelle sue corde, non è Pirlo, anche se non è un brutto giocatore ma se ti aspetti un ristorante stellato e ti ritrovi a mangiare un panino seppur buono la delusione è dietro l’angolo.
Rabiot, cavallo pazzo, è un bel giocatore se inserito in un contesto dove ci sono teste pensanti per il gioco della squadra, altrimenti diventa un corridore che spesso e volentieri sbaglia o crea situazioni inutili.
Chiesa fra infortuni ed incomprensioni, appare sempre più scocciato, lamentoso, pronto a scaricare sui compagni le colpe delle sue mancate giocate. Ingobbirsi nella sterile ricerca del dribbling e del tiro, se la serata è storta non porta da nessuna parte.
Se sei cresciuto a caviale, leggi Chiellini, Barzagli e Bonucci e poi ti ritrovi con una pur buona pasta e fagioli, vedi Gatti è facile che il gusto non ti piaccia … vederlo lanciare lungo in maniera sbilenca metteva tristezza.
Vlahovic come nelle previsioni del tempo anni 70 con il Colonnello Bernacca: Non Pervenuto. O è rotto o in confusione, ogni tanto segna, ma il prossimo anno il suo stipendio schizza a 12M + contributi= quasi 24M … alla faccia del peso sullo stomaco.
Gli altri o troppo giovani o di qualità troppo bassa non riescono a dare quello che serve alla squadra.
Si parla di un cambio in panchina, di idee nuove, di gioco, ma il nostro pensiero è che visto il materiale umano ad Allegri andrebbe almeno riconosciuto di essere riuscito fino ad ora di fare le nozze con i fichi secchi.
Poi … una ventata di aria nuova unita a qualche rinforzo di qualità ed esperienza, potrebbe sicuramnete portare beneficio, ma ora in fretta si deve tornare a macinare punti perchè l’obiettivo era e rimane entrare nella prossima, ricca, opulenta, mediatica Champions League.