In vantaggio di tre reti il City crolla e alla fine pareggia.
Minuto 75’ di City-Feyenoord, il tecnico che ha vinto le ultime 4 Premier è accasciato in panchina disperato, il volto tra le mani per assorbire l’errore di Josko Gvardiol che ha appena riaperto una partita che pareva chiusa.
Il City, in completo controllo fin lì, è ancora avanti 3-1, ma è come se il sesto senso dicesse a Pep che le cose possono solo peggiorare, che quel gol regalato per una squadra fragile come è la sua in questo momento è come spalancare le porte dell’inferno. Il risultato è la prima rimonta nella storia della Champions di 3 gol dal 75’ in avanti.
Un risultato che per il City è, se possibile, peggio dei danni che avrebbe fatto una sesta sconfitta di fila.
“Siamo fragili – ammette Guardiola a fine partita –. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…”