Primo tempo da incubo per gli scaligeri e si rivede Correa.
Se è davvero iniziato un altro campionato, senza sosta fino a marzo, l’Inter esce dai blocchi mostrando i muscoli dello sprinter e la testa del maratoneta.
La squadra di Inzaghi travolge il Verona con quattro gol in 14’ e chiude la cinquina prima dell’intervallo, derubricando la ripresa a un allenamento, con l’unico obiettivo di non aggiungere altri guai muscolari a quello di Acerbi, fuori quasi subito per una contrattura al flessore.
Inzaghi ritrova i gol seriali di Thuram — tre doppiette e una tripletta in campionato — rivitalizza Asllani, riabilita Correa e recupera anche Carlos Augusto dopo l’infortunio.
Lautaro, fermato da un virus e dalla febbre alta, può riprendersi in vista del Lipsia, così come Calhanoglu, rimasto a casa dopo il leggero fastidio all’adduttore avuto in Nazionale: quella di martedì può essere una giornata chiave in Champions per i nerazzurri per consolidare la propria posizione nel G8 europeo, ma il tecnico ha già dimostrato di poter fare rotazioni ragionate, perché la sua Inter è extralarge. «Era la prima di nove partite da qui a fine anno, sono molto soddisfatto per la prestazione di tutti e felice per Correa — dice Inzaghi — ma il viaggio sarà lungo».