Il Presidente della Federazione Indonesiana Thohir torna a parlare dell’Inter.
La missione dell’ex presidente nerazzurro ora al vertice della Federazione Indonesiana è quella di portare il calcio del suo paese tra i primi 15 posti del mondo.
In una lunga intervista al Corriere dello Sport, di cui pubblichiamo qualche stralcio, Erik Thohir parla della sua ex squadra a 360°: “E’ capitato che qualche tifoso mi chiedesse di tornare in Italia, ma non potrei mai farlo. Amo troppo l’Inter, è un club leggendario e il legame è troppo forte. Sono sempre un tifoso e seguo tutti i risultati. Sono stato contentissimo per la seconda stella“.
Qualche parola la spende anche sulla stagione di quest’anno: “Come tutti i tifosi, anche io voglio vincere a ogni occasione. L’Inter è ancora la più forte. Ha giocatori straordinari, come Lautaro, Thuram, Barella e Bastoni, oltre a Dimarco. Attenzione, però, alle altre grandi, che stanno tornando: Juventus, Milan e Napoli. Sarà un campionato combattuto“.
Un occhio particolare per il Campionato italiano e sul suo futoro: “La Serie A ha bisogno di cambiare. Già ai miei tempi spingevo perché si guardasse anche ai mercati esteri, e in particolare a quello asiatico. E’ successo, ma è durato solo un paio d’anni. Poi si è tutto fermato. L’economia globale si sta spostando verso l’Asia. Con me, l’Inter ha iniziato la sua espansione verso gli USA e, appunto, l’Asia. Non a caso, c’è stato subito un aumento ricavi commerciali“.
Non poteva non togliersi qualche sassolino dalle scarpe, visto che la sua gestione ai tempi fu molto criticata: “Sono stato io a nominare Piero Ausilio direttore sportivo, ho sempre pensato che fosse un valido manager e lo sta dimostrando. Ho perso i contatti con Zhang, quando ho lasciato la presidenza della società, ho preferito anche lasciargli campo libero, evitando di interferire. Dico solo che ai miei tempi il debito del club era solo di 160 milioni di euro, mentre ora è molto più alto“.
E come dargli torto visto che Zhang alla fine ha ceduto la mano per insolvenza.
