L’Inter vince in Baviera mentre il Real crolla in Inghilterra.
Sono effettivamente delle sorprese i risultati di ieri sera in Champions League? Ni.
L’Inter per quanto ne dicano i tifosi e gli addetti ai lavori anch’essi tifosi, era decisamente favorita rispetto al Bayer che traboccava di assenze.
Certo le partite bisogna vincerle.
E questo è secondo noi il grande merito della squadra nerazzurra che è apparsa affaticata oltre misura e che dovrà in qualche maniera cercare di recuperare le energie fisiche e mentali per affrontare fra qualche giorno la prossima partita di campionato.
Tante, anche se a sentire i commenti sembra che le abbiamo viste solo noi, le occasioni che ha avuto il Bayern se solo avesse avuto la capacità di centrare la porta. Harry Kane non è più l’uragano Hurricane dei tempi passati e lo si capisce quando almeno in tre occasioni ciabatta dei tiri che ad esempio l’infortunato Jamal Musiala con certezza avrebbe sfruttato molto meglio.
Ma così è andata e la capacità di far male nel momento giusto ai bavaresi che pensavano di aver raddrizzato la partita, era quello che ci voleva. Esserci riusciti è sicuramente una nota di merito.
Non è che non si vuole celebrare quella che sulla carta è stata un’impresa, semplicemente lasciarsi andare ad eccessivi sperticamenti nei complimenti mistificherebbe la realtà. Tenere i piedi per terra consapevoli che l’avversario era in difficoltà per le assenze, vuol dire acquisire consapevolezza per la prossima sfida.
In casa Real invece si piangono lacrime amare perché i tre gol saranno difficili da recuperare e anche se l’Arsenal in trasferta non è mai quello che si vede in casa, i blancos sono apparsi discretamente sconclusionati, sulle gambe ed in difficoltà.
3 reti in 17 minuti, due salvataggi sulla linea di Alaba e Bellingham e Courtois migliore del Madrid, fotografia eloquente di un dominio totale con i Gunners che arrivano a 4 partite senza incassare reti dal Madrid in Champions.
Mbappé, Vinucius e Rodrygo spettatori non paganti chiudono la triste serata del Madrid grigio nel suo gioco come le maglie indossate ieri sera
Occhio a Carletto perché si sa che a Madrid la riconoscenza non esiste e l’uscita a questo punto più che probabile dalla Champions lo mette sul mercato ed in Serie A sicuramente qualcuno sta drizzando le antenne: Roma e Juventus prima di tutte.