Anche Giuntoli sotto esame dopo la debaclé di Thiago Motta.
Era inevitabile. Giuntoli in maniera forse troppo leggera si è affidato mani e piedi alle bizzarrie di Motta ed ora ne paga lo scotto: la fiducia in lui è ai minimi storici.
Era stato talmente tanto il credito che aveva l’ex allenatore bianconero sia nell’ambiente che in società aveva avuto al suo arrivo a Torino che in pochi si erano accorti che dietro alle scelte trancianti di Motta si stavano nascondendo delle problematiche tali da portare tutto allo sfascio.
In quel periodo chi provava anche solo a mettere in dubbio qualche cosa sulle sue scelte veniva immediatamente tacciato di cortomusismo e di pericolosa e noiosa nostalgia dell’ormai sepolto Allegri.
In effetti non bisognava però essere dei geni per capire che dando un colpo di qui ed uno dall’altra parte a tutte le certezze o prima o dopo sarebbero sorti dei problemi. Ma quella era la tattica o meglio il dogma di Thiago: nessuna certezza e posto conquistato con i denti durante la settimana.
Poi quando i prescelti venivano accantonati e spesso dimenticati ed i pareggi sono iniziati ad arrivare uno dietro l’altro, a chi provava ad alzare il dito per dire attenzione qualcosa non va, veniva detto nella migliore delle ipotesi che non capiva nulla.
Ecco era quello il momento in cui Giuntoli avrebbe dovuto farsi venire dei dubbi.
Vedere giocatori in campo spaesati che continuamente rincominciavano l’azione senza mai cercare un dribbling, tranne Conceicao, o una verticalizzazione dovevano essere segnali colti da chi quotidianamente frequenta il campo d’allenamento. E se non te ne sei accorto se non quando davanti agli occhi di tutti gli obiettivi sfumavano e le sconfitte fioccavano, questo non depone di sicuro a tuo favore.
La riflessione da fare è quella dell’enorme occasione sprecata da il duo Giuntioli-Motta che avevano le chiavi di casa Juve con dei contratti lunghi, è veramente grande.
Ora se Giuntoli riuscirà ad accettare un affiancamento e ad operare sul mercato in maniera costruttiva, sicuramente recupererà il terreno perduto. Non tornerà mai più di sicuro ad avere le “chiavi di casa”, ma almeno la possibilità di rifarsi quella si.
Certo che se la Juventus non centra il quarto posto Champions allora niente potrà salvarlo.