Ma se ci dobbiamo preoccupare della Norvegia…

L’eliminazione dalla Nations League mette l’Italia nel girone con la Norvegia.

Innanzi tutto un po’ di Cabala: il girone è quello con la lettera I come Italia, tanto per iniziare bene.

Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia da affrontare in partite di andata e ritorno con la prima con la Norvegia, la più forte in casa loro e l’ultima sempre contro di loro ma in casa nostra.

Quindi detto che l’imperativo è quello di vincere tutte le partite con le più deboli con la Norvegia si potrebbe anche perdere la prima e vincere l’ultima con un maggior numero di gol di scarto. Tanto per dire che di possibilità ce ne sono 100.000 l’importante è non sbracare, non farsi prendere dall’affanno, dalle angosce e dalla malinconia della faccia sempre da “cane bastonato” di Spalletti.

Ora sicuramente la Norvegia ha un paio di individualità mica da ridere, su tutti Haaland (City) e Odegaard (Arsenal) ma il resto non è fatto di Mbappé e De Bruyne, anzi. Bisognerebbe un po’ smetterla di fasciasi sempre la testa prima ancora di iniziare a giocare.

Certo arriviamo da due esclusioni mondiali ma bisognerebbe anche andare a vedere i vari percorsi per rendersi conto di alcune cose.

Nella prima esclusione nel girone di qualificazione avevamo la Spagna , mica pizza e fichi, e nel Play Off affrontammo la Svezia che poi fece un mondiale quai memorabile ed i nostri punti di forza erano tiroaggiro Insigne che in quel periodo non inquadrava mai lo specchio della porta, un acerbo Immobile ed un incompreso per tutta la carriera Gabbiadini. In panca c’era il malcapitato Ventura esautorato dal gruppo già al primo allenamento (Buffon impose l’allenatore dei portieri che voleva lui) e si diceva con la quasi certezza che la formazione la facevano alcuni senatori.

Mal ne incolse a Ventura che accettò la Nazionale rifiutando la Lazio disposta a dargli più del doppio di quanto prendeva con gli azzurri e fu la fortuna di Simone Inzaghi che andò lui alla Lazio per poi spiccare il volo per una carriera fino a qui luminosissia.

Mancini reduce dal successo Europeo si ritrovò a fallire di “rigore” con saltello Jorginho la qualificazione certificando poi la giusta esclusione perdendo con la Macedonia del Nord in casa i Play-Off senza possibilità di accampare nessuna scusa. Un po’ scarsi davanti e con la pancia piena gli azzurri si meritarono l’esclusione e poca stara avrebbero fatto se si fossero qualificati.

Questo raccontino per dire che se ora dobbiamo temere la Norvegia in un giro di qualificazione che con tutta onestà è ben più che alla portata dell’Italia allora tanto vale cambiare nazione da tifare. Non diciamo che l’Italia le vincerà tutte, ma anche solo l’Italia del secondo tempo contro la Germania si potrebbe anche vincerle tutte.

Redazione

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