E’ arrivata all’epilogo l’avventura canadese di Lorenzo Insigne.
La scelta di vita di Lorenzo Insigne di trasferirsi in Canada, al Toronto Fc, sta sempre più assumendo i contorni di una prigione durata. Il 33enne di Frattamaggiore – ne compirà 34 a giugno – è fuori rosa al suo club che, anche quest’anno, frequenta i bassifondi della classifica della Mls.
Una situazione delicata quella dell’italiano che, pur essendo disponibile, non gioca e neanche viene convocato. E i tifosi, stanchi di ciò, hanno anche iniziato a contestarlo e a urlargli insulti durante l’ultima gara contro gli Chicago Fire.
Eppure era partita come meglio non poteva: nel 2022 aveva firmato un ricchissimo quadriennale con il club che lo aveva insignito del ruolo di “Designated Player”, l’unico per il cui pagamento si potevano sforare le cifre stabilite dal Salary cap. E il Toronto infatti per lui aveva rotto il salvadanaio.
Quindici milioni di dollari lordi/anno fino al 30 giugno 2026, il secondo giocatore più pagato del campionato, dopo Leo Messi. In campo però sia lui che la squadra stentavano: troppi infortuni, risultati che non arrivavano e un click tra club e giocatore che non è mai scattato e che non ha mai fatto sentire il calciatore davvero a suo agio.
