L’esordio con la Ferrari non è stato certamente come Lewis Hamilton se lo sarebbe immaginato.
Non la mette giù morbida il sette volte campione del mondo:
“Mi era stato comunicato che avrei incontrato un breve acquazzone e che il resto della pista sarebbe rimasto asciutto. Così avevo pensato di rimanere il più a lungo possibile fuori dai box. Ma non mi avevano detto che sarebbe arrivato un secondo scroscio di pioggia”.
Lewis, infatti, ha ammesso di non essersi trovato a suo agio con la gran mole di informazioni ricevuta dal proprio ingegnere Riccardo Adami: “Solitamente non sono un pilota a cui piace confrontarsi con numerosi commenti mentre sta guidando. Se ho bisogno, lo chiedo. Ma Riccardo ha fatto del suo meglio”. Insomma l’intesa crescerà così come quella con la macchina: “Non sentivo particolare fiducia. Farò qualche modifica a livello di impostazioni in Cina per la prossima settimana”.