Lezione 1

Antonio Conte “spiega” a Thiago Motta come si vincono i titoli.

La differenza fra i due allenatori si è vista tutta.

Non è sicuramente una bocciatura per Thiago ma una lezione da cui dovrebbe trarre un insegnamento prezioso. Diciamo dovrebbe perché a volte sembra peccare un po’ di supponenza, mentre la partita di ieri ha fatto capire che la strada per vincere dei titoli come allenatore è ancora lunga.

Aggressività e ordine le armi vincenti di Antonio nel secondo tempo, ma soprattutto il blindare la difesa ha fatto si che la Juventus non riuscisse più a recuperare una volta ribaltato il punteggio.

Verrebbe quasi da ritirare fuori il corto muso, ma solo per quanto riguarda il punteggio, ma alla Juventus che cerca di tessere con il palleggio ed il possesso la sua trama, manca l’impermeabilità difensiva quella che fa si che una volta in vantaggio si vincano le partite.

Sono troppi i punti che separano la Juventus dalla vetta della classifica, sono troppi i risultati che i bianconeri non sono riusciti a portare a casa dopo essere stati in vantaggio, vero che la difesa ha perso troppi pezzi e questo doversi continuamente reinventare di sicuro non aiuta, ma alla fine mettendo tutti i risultati in fila la conclusione è una sola: il piatto piange.

Il Napoli è una bella squadra e ha la possibilità di preparare le partite con calma, sapendo di avere sempre una riserva di fiato in più rispetto agli avversari che giocano sempre e giocano partite che non possono perdere.

In questo Conte è un maestro, ovvero sfruttare al massimo non solo gli uomini a disposizione ma anche le situazioni che il campionato propone, mentre invece l’impressione è che Thiago abbia ancora molto da imparare sotto questo punto di vista. Troppi i giocatori che rimangono in panca senza essere sfruttati al meglio delle loro possibilità: uno su tutti Vlahovic.

Quello che stupisce è come sotto nel punteggio non riesca a fare un semplice pensiero: perdere di un gol o due di differenza è la stessa cosa. Pensiamo che almeno provare a mettere le due punte sarebbe stato obbligatorio anche perché Vlahovic una volta entrato per giocarsi l’ultimo quarto d’ora non è mai riuscito a toccare palla.

E questo è un problema che l’allenatore deve risolvere, non fosse anche solo per il costo mostruoso che certi giocatori hanno. Non è possibile che siano così tanti i bocciati nella Juve di questa stagione anche perché allora l’altro bocciato eccellente è Giuntoli.

Redazione

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