Si è spento Rino Tommasi uno del grandi del giornalismo memorabile in coppia con Gianni Clerici.
E morto Rino Tommasi all’età di 90 anni.
E’ stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi del giornalismo sportivo internazionale, graffiante e ricercato nei commenti, Boxe e Tennis i suoi must su cui ha messo il sigillo delle sue telecronache e dei suoi scritti.
In coppia con Gianni Clerici si completavano, come la strana coppia Walter Matthaw e Jack Lemmon, due singolaristi che in doppio davano spettacolo, si facevano ascoltare generando pensieri su ciò che si guardava. E non è cosa da poco.
Rino Tommasi con una memoria sportiva e non solo enciclopedica, lui era Google quando internet non era nemmeno un pensiero, sapeva tutto di tutti e come facesse a ricordarlo è un meccanismo mentale che un po’ tutti gli invidiavano.
Memorabili le sue frasi come quella del “circoletto rosso” che stava ad indicare il colpo del Match nel Tennis.
Questa espressione nacque perché Tommasi commentando in diretta le partite aveva bisogno di ricordare i punti più belli di un incontro, punti o meglio prodezze che sarebbero stati riproposti nei programmi successivi, della sera o del giorno seguente. E con quei circoletti facilitava il lavoro dei suoi collaboratori.
“Il mio personalissimo cartellino” quando si parlava di boxe.
Tommasi ha sempre espresso le sue opinioni in modo corretto e netto, e quando commentava gli incontri di pugilato usava aggiornare i telespettatori sull’esito dell’incontro che – per chi forse non lo sa in caso di parità – si decide ai punti, segnati su un cartellino. Quindi quando c’era una parità Rino diceva: “Sul mio personalissimo cartellino vince …“.
Un precursore dei tempi non aveva paura di esprimere il proprio pensiero, lo faceva sempre con modi netti, ma sempre con garbo, ha allevato fiotti di giornalisti, in modo diretto o indiretto e rimarrà nella memoria di molti per i suoi modi decisi e garbati.