Gli errori di Paulo

Tante le cose che non sono piaciute alla dirigenza del Milan che ha scelto di cambiare.

Le ultime parole sono da gentleman: “Grazie per il sostegno e il rispetto, per me è stato un orgoglio allenare il Milan“, ha detto Fonseca sorridendo.

Quando c’è di mezzo un esonero, però, significa che le cose sono andate molto diversamente rispetto ai piani originari.

Il problema principale è stato ovviamente quello con i giocatori mai entrati in sintonia con il nuovo Mister, accusato di non sapersi spiegare nella maniera giusta e boicottato da subito. Eclatante la scenetta della “pausa sete” con Leao e Theo che apposta stanno dall’altra parte del campo, mandando un chiaro messaggio: non lo vogliamo.

Fonseca ha messo spalle al muro i giocatori, spiegando pubblicamente le loro mancanze. Destinatari chiari, anche in assenza di nomi e cognomi. Dall’altro lato, però, operazione decisamente rischiosa: Rafa e Theo, in particolare, sono due degli asset più importanti della squadra e troppe panchine non giovano al cartellino.

E così ad un certo punto Fonseca ha deciso di lavare i panni sporchi portandoli dalla famiglia alla piazza. Scelta decisamente controcorrente nel mondo del calcio abituato – a parte alcune eccezioni – a fiumi di retorica e a un susseguirsi di “va tutto bene”.

Poi arriva lo strappo con la dirigenza che non apprezza lo sfogo post Stella Rossa e lo stesso vale per gli strali contro la classe arbitrale nel dopo gara con l’Atalanta.

In questo caso, addirittura, il tecnico è stato smentito nel giro di poche ore prima da Scaroni e poi da Ibrahimovic.

Aggiungiamoci anche che in queste prime 24 partite stagionali il Diavolo ha preso gol con errori clamorosi nei singoli e nell’interpretazione collettiva. Una squadra fragile, esposta, malmessa, sebbene negli ultimi tempi qualche miglioramento sia innegabile.

E così i giochi si sono conclusi la colpa come è normale che sia visti anche i costi è finita tutta sulle sue spalle che ora incassa subito otto mensilità ed è libero di trovarsi un’altra squadra prorio all’inizio del mercato invernale.

Redazione

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