Con un primo tempo che annichilisce gli avversari i Reds volano.
I Reds in questo momento sono di un altro pianeta e lo dimostrano in ogni partita, triturando gli avversari per continuare la loro irresistibile marcia in vetta alla Premier. Chiudono il girone d’andata con 45 punti, una partita da recuperare e 8 lunghezze di vantaggio sulla seconda, al momento il sorprendente Nottingham Forest. L’ultima vittima dell’insaziabile macchina da gol di Slot è il West Ham, fatto a pezzi in un London Stadium insolitamente silenzioso, come se dopo l’ingresso in campo tra le bolle gli oltre 60mila tifosi di casa fossero rassegnati a subire un gol dopo l’altro e i 1500 ospiti pronti ad esultare.
Il Liverpool ha dato loro tante ragioni per farlo: la vittoria non è mai stata in discussione, il fatto che sia così larga è una conseguenza della superiorità mostrata dopo l’1-0 di Díaz alla mezz’ora, coi Reds finalmente capaci di concretizzare tutto quello che hanno creato.
Nel segno di Mo Salah ovviamente, che col gol del 3-0 al 44’ e gli assist per il 2-0 di Gakpo al 40’ e il 5-0 di Jota all’84’ (ll 4-0 è di Alexander-Arnold a inizio ripresa, con la cortese collaborazione di Kilman) si conferma re assoluto di entrambe le categorie in Premier (17 reti e 13 passaggi vincenti in 18 giornate). I Reds sono così devastanti che Slot, perso Gomez al 37’ per infortunio (in difesa gli sono rimasti solo 5 uomini), si permette già al 57’ di tirare i remi in barca dando preziosi minuti di riposo agli imprescindibili Gravenberch e Gakpo.
Non a Federico Chiesa, nemmeno in panchina per scelta tecnica nonostante le 9 riserve fossero completate da due giovani.
Le speranze del West Ham di fermare la capolista si sono infrante sul palo che Kudus ha colpito sull’1-0 (per il ghanese, il migliore dei suoi, pure una traversa nella ripresa): anche se la palla fosse entrata, per come ha dominato il Liverpool avrebbe trovato il modo di vincere comunque.
E dire che il West Ham era reduce da 4 risultati utili consecutivi e si era presentato al cospetto della capolista nel momento migliore della sua stagione: non c’è stata storia. Perché il 4-3-3 con Emerson esterno d’attacco scelto da Lopetegui ha fatto acqua da tutte le parti come il 3-4-2-1 della ripresa, ma soprattutto perché in questo momento il Liverpool è la squadra più in forma d’Europa, quella che non perde dal 14 settembre e ha vinto 23 delle 27 partite stagionali.
Quella che comincerà il 2025 con la Premier in mano.