Ma che pasticcio l’esonero di Fonseca il Milan sembra allo sbando.
Siamo convinti che nemmeno lo stipendio che arriverà puntuale tutti i mesi mentre guarderà le onde dell’Oceano infrangersi sugli scogli del suo Portogallo potrà, almeno per qualche mese, risollevare il morale di Fonseca.
La cosa positiva però è la fine di un incubo.
Nessuno lo voleva nella squadra, nessuno lo capiva nemmeno quando parlava, tutti gli remavano contro e che fosse solo lo si è capito definitivamente ieri sera al momento dell’esonero che tutti sapevano ormai essere reale tranne lui.
Ma come si fa a mandare un uomo, l’allenatore della tua squadra, un vertice nella catena di comando, allo sbaraglio in conferenza stampa di fronte al “plotone di esecuzione“, in senso buono ovvio, di giornalisti che avevano la certezza che quelle sarebbero state le ultime parole da milanista del portoghese affranto.
Ma qualcuno si rende conto di cosa stanno combinando al Milan?
Giocatori che comandano, che scelgono le tattiche e le loro posizioni in campo, che decidono da soli cosa fare (i rigori) in pratica una scolaresca di V^ Liceo con l’ormone a palla in visita ad Amsterdam che si autogestisce e passa da un coffé shop alle vetrine di qualche signorina compiacente. Una gabbia di matti.
I genitori dei ragazzi ( i tifosi ) allibiti ovviamente se la prendono con il Preside ( Gerry Cardinale ) che delegittimando sempre e di continuo il Professore ( l’allenatore ) addetto all’istruzione ed alla disciplina della scolaresca ha favorito l’anarchia più totale.
Alla faccia dell’uomo d’esperienza e di campo Ibra, come ha fatto a non rendersi conto della deriva che la squadra stava prendendo? E gli altri che gestiscono la squadra? Ma perché qualcuno gestisce qualcosa?
Adesso arriva il papà del giocatore della Juventus Francisco, Sergio Conceiçao e sinceramente viste le premesse e la durata del contratto, sei mesi, ci fa un po’ pena già dall’inizio.
Paulo Fonseca non sarà stato un fulmine di guerra ma si meritava davvero tutto questo? Le premesse perché questa sia una stagione “indimenticabile” ci sono tutte.
Francamente era dai tempi di “Moratti compro tutti io” con lo sbarco di Vampeta in nerazzurro che non si vedeva una squadra così allo sbando a Milano.
Non ci sembra nemmeno un caso che l’ultima dio Fonseca sia stata proprio con la Roma, altra squadra con la proprietà americana che di guazzabugli ne ha combinati parecchi in questa stagione e difatti si vede dov’è in classifica.
Magari Sergio Conceiçao vince la Supercoppa alla faccia dei nerazzurri milanesi e bergamaschi e allora finalmente parleranno i dirigenti milanisti per dirci di stare tranquilli che pensano a tutto loro. Difficile ma ovviamente non impossibile, perchè in fondo anche con l’odiato Fonseca hanno battuto il Real Madrid.