Garcia al veleno

Rudi Garcia non le manda di sicuro a dire anzi “ha una parola buona per tutti”.

È un fiume in piena Rudi Garcia che torna a parlare della stagione disastrosa dello scorso anno che ha visto il Napoli terminare al decimo posto. Il tecnico francese è stato esonerato a novembre e dopo di lui si sono seduti sulla panchina azzurra Mazzarri e Calzona, che non hanno collezionato risultati migliori. Del suo successore (Mazzarri), di De Laurentiis e non solo lo stesso Garcia ha parlato al media Carrè di Raphael Domenach.

Inizia con Mazzarri – “Non ha classe, non mi ha mai ringraziato per i punti che gli ho lasciato e che bastava una vittoria per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League”.

L’arrivo al Napoli – “Sapevo che mi sarei preso un rischio arrivando dopo la vittoria dello scudetto, solitamente non vado dove è difficile fare meglio. Però era il Napoli, era la Serie A. I giocatori inconsciamente pensavano di fare proprio come l’anno prima, ma non funziona così”.

“Avevo chiesto un difensore, come Aguerd, e un mediano forte fisicamente. Invece sono stati acquistati giocatori di prospettiva e infatti sono stati prestati altrove. Volevo il rinnovo di Osimhen e Zielinski per metterli nelle migliori condizioni in campo. Quest’anno ho visto che hanno  investito molto per un difensore come Buongiorno e un mediano come McTominay”.

Su De Laurentiis – “Il vero colpo di teatro sarebbe stato tenermi e forse il Napoli si sarebbe qualificato per la Champions League, invece è finito decimo. De Laurentiis diceva che mi avrebbe dovuto cacciare già dalla presentazione? Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po’ cogl***e e per coprire certi errori”.

“Pensavo di avere a che fare con un gentleman all’inizio, invece De Laurentiis si è rivelato uno che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato il fatto di avergli detto di restare al posto suo. Mi disse che se non l’avessi ascoltato non mi avrebbe potuto proteggere. Ma io non ho bisogno di essere protetto…”

“Voleva facessi giocare 45 minuti un giocatore e poi altri nella ripresa, ma a 60 anni non mi dici chi mandare in campo. De Laurentiis capisce di cinema, ma non molto di calcio“.

Mi hanno lasciato solo contro tutti: “Quando arrivai tutti volevano andare via e si lamentavano di essere pagati poco. Ho provato a rimotivare il gruppo. Giuntoli se n’era andato e nessuno interveniva quando Osimhen e Kvaratskhelia non accettavano di essere sostituiti”.

Redazione

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