Pesantissima sconfitta della Lazio che ne prende sei dall’Inter.
I primi 30 minuti dell’Olimpico sembravano fotografare perfettamente il momento delle due squadre: gli uomini di Baroni, sostenuti dal pubblico di casa, giocavano un calcio più aggressivo e fluido rispetto ai nerazzurri, contratti e schiacciati, esposti alle avanzate di Isaksen e graziati da Noslin che a centro area fallisce un’occasione enorme.
La partita cambia quando Mario Gila è costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Gigot che regala ai nerazzurri il calcio di rigore realizzato da Calhanoglu.
Da quel momento la Lazio si scioglie, sparisce dal campo, perde le misure e i riferimenti, continua ad uscire in pressione alta per prendere l’Inter nella propria metà campo, ma gli uomini di Inzaghi escono sempre a memoria e la Lazio non riesce più ne a metterli in difficoltà ne a rendersi pericolosa.
L’Inter ne esce rinfrancata, la Lazio ridimensionata, forse.
Giustificata in parte dalle assenze, anche se comunque diventa difficile giustificare un passivo così pesante.
Inzaghi dà una risposta significativa al campionato, lì davanti Napoli e Atalanta continuano a correre ed entrambe, ieri, speravano di poter allungare un po’, visto che tra le tre, quella con lo scontro più impegnativo era sicuramente l’Inter, che però ha disintegrato lo scoglio che il calendario le aveva posto di fronte.
Adesso i nerazzurri sono attesi dall’impegno in Coppa Italia (19 dicembre contro l’Udinese) e dal doppio impegno di campionato contro Como e Cagliari, prima di partire per Riyad per la Supercoppa.
La squadra di Inzaghi sta bene, dopo un primo periodo di difficoltà, adesso le gambe iniziano a girare e anche l’intesa sembra ormai quella dello scorso anno. A Roma se ne è avuta ampia dimostrazione.