Nel giorno delle celebrazioni per i 125 anni scoppia la contestazione.
Pareggiando una partita giocata senza anima o per essere meno poetici, senza voglia, il Milan riesce a rovinarsi la festa da solo scatenando la protesta dei tifosi che dopo aver visto uno spettacolo a dir poco indecoroso, non si trattengono più.
“Buone parole” per tutti dai giocatori alla dirigenza, il Presidente proprietario non era nemmeno presente, e alla fine il coretto più educato è stato: ” noi non siamo americani”.
Il confronto tra i meravigliosi campioni del passato, che prima della gara sono scesi in campo portando coppe e trofei vinti sul campo in stagioni epiche, e questo gruppo senz’anima, svuotato di forza, voglia ed energia è stato impietoso.
Non si può dare la colpa di questo deludente 0-0 solo a Morata che ha mancato due gol clamorosi: è tutto il Milan che non è squadra, non ha anima, non ha reazione.
Se togliamo i due guizzi contro Inter e Real Madrid, la stagione rossonera è una pena. La classifica in Champions si è un po’ sistemata nonostante prestazioni sottotono o “sulle montagne russe”, per usare le parole di Fonseca.
Ma la classifica in campionato oggi è deprimente: ottavo posto, -14 dall’Atalanta, – 12 dal Napoli. Anche se i rossoneri devono recuperare una partita contro il Bologna che oggi ha due punti in più. La Juve, che viene contestata dai suoi tifosi e ha pareggiato dieci volte, ha 5 punti in più: il che dice tutto. Il distacco dall’Inter, che oltre alla gara di stasera contro la Lazio deve recuperare anche il match con la Fiorentina, è di 8 punti e potrebbe salire ancora.
Alla fine i tifosi si chiedono come sia possibile che professionisti di questo calibro abbiano bisogno del bastone e della carota di Fonseca per trovare la voglia, quando non si riesce con la tecnica, di “sudare la maglia” provandole tutte.
Un Milan appunto senza voglia e anima che ora ha tutti contro.