Hamilton sbarca a Maranello

Il sette volte campione del mondo F1 è stato più volte in fabbrica per stringere il legame con i tecnici.

Il pilota inglese ha salutato il capitolo fin qui più importante della carriera con una serie di piroette a ruote fumanti sul rettilineo di Yas Marina, ringraziando la sua ormai ex squadra per aver creduto nel sogno di poter costruire insieme qualcosa di epocale. Lo stesso sogno che Lewis vuole realizzare adesso con assoluta determinazione con la Ferrari.

Il sette volte iridato sentiva la necessità di ricominciare con stimoli completamente nuovi, in una realtà sempre ammirata da fuori, di cui voleva a tutti i costi far parte. E proprio i nuovi stimoli, la volontà di integrarsi profondamente con la squadra, sembrano essere i cardini su cui Hamilton ha già iniziato a costruire le fondamenta del rapporto con la Ferrari.

Le visite di Hamilton a Maranello – sarebbero state almeno cinque – avevano anche la non secondaria funzione di una prima presa di contatto con le procedure, quelle gestite dal volante, diverse non solo dal punto di vista ergonomico (cioè la posizione dei manettini) rispetto a quelle Mercedes. Sono molte, infatti, le funzioni e le combinazioni di pulsanti e interruttori che dovrà imparare. Questo in vista del suo debutto in pista al volante di una rossa, non ancora definito a livello di data, ma ipotizzabile per metà gennaio sulla pista di Fiorano con una F1-75 di due anni fa, come consente il regolamento. Ma a contare di più è il primo contatto umano e professionale con gli uomini chiave del team, che avrebbero impressionato Lewis per concretezza e preparazione.

Così come a colpirlo sarebbero state le strutture tecnologiche. E per uno che viene dalla Mercedes è un segnale importante.

Debutto a parte, l’inglese intensificherà la propria presenza a Maranello nelle fasi di avvicinamento alla nuova stagione e di definizione dei vari dettagli della monoposto che guiderà nel 2025.

Come noto, non sarà ospite della foresteria ricavata dall’ex casa di Enzo Ferrari all’interno di Fiorano, non lo è stato neppure Leclerc ed entrambi vivono a Montecarlo.

Redazione

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